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George Saunders: i racconti sono come le barzellette
Del 24/01/2014 di Angela Fiore - Il racconto breve, per Saunders, non è un ripiego ma una scelta stilistica

Quando si deciderà George Saunders a scrivere un romanzo vero e proprio? Questa domanda rimbalza fra i numerosissimi estimatori dello scrittore americano ormai da molti anni, nonostante la forma narrativa del racconto o della storia breve sia oggi più in voga che mai, ulteriormente nobilitata dal conferimento del nobel per la letteratura ad Alice Munro.
Il talento speciale di Saunders per la cura delle trame (particolarmente evidente nell'ultima raccolta Dieci Dicembre), tuttavia, continua a solleticare la fantasia dei lettori in direzione di un cambiamento, anche solo sperimentale, di forma letteraria.
A differenza della Munro, che ha sempre sostenuto di aver iniziato a scrivere racconti perché gli impegni familiari le impedivano di cimentarsi in testi più lunghi e articolati, Saunders difende la propria scelta sul piano del criterio estetico e, verrebbe da dire, ontologico, facendo un'appassionata apologia delle caratteristiche formali che rendono il racconto il suo metro ideale. Quella che Saunders chiama, con un'immagine particolarmente suggestiva, la "terra del racconto", ha molto in comune, a detta dello scrittore, con la "terra della barzelletta". La trama deve reggersi su basi solide da subito, non c'è tempo per i fronzoli e per i lunghi svolgimenti che svelano segreti: in pochi tratti si deve tracciare un universo, convincere il lettore ad abitarlo e a interessarsi ai personaggi che lo popolano e arrivare al punto in modo diretto ed efficace, facendo centro con margini di manovra strettissimi. Contrariamente all'opinione comune, la creatività non produce i frutti migliori quando è completamente libera da barriere, ma quando deve negoziare dei limiti per potersi esprimere. Forse proprio questo è il segreto del successo di George Saunders: costretto per scelta ad abitare un mondo letterario dalle regole rigide, il talento trova sempre nuove vie per emergere con tutta la propria forza.