Recupero

Ancora una volta il design si confronta con i temi pressanti del recupero, della riduzione degli sprechi nei materiali e nei processi produttivi, dell'ecosostenibilità e dell'autoproduzione.

Dalla necessità, come sempre, emergono soluzioni ingegnose, creative e funzionali che hanno l'ambizione di rivoluzionare la nostra vita pratica, ma anche di influenzare il nostro gusto estetico, dando forma al futuro della nostra quotidianità.

Dal 29 ottobre al 15 dicembre, presso il Triennale Design Café, saranno in mostra le opere dei progettisti dell'associazione Artwo, che produce edizioni limitate di oggetti ideati da giovani designer e artisti e poi realizzati fisicamente all'interno di strutture detentive, come il carcere di Rebibbia. Per questo scopo Artwo ha ottenuto la realizzazione di appositi laboratori creativi, con corsi di formazione tenuti dai designer, all'interno della struttura carceraria, unendo così l'intento di recupero delle energie positive all'interno di quelle frange della società che spesso restano ai margini del sistema produttivo (e certamente di quello artistico) e la necessità di imparare a produrre con materiali alternativi, in un'ottica di risparmio e riciclo che coinvolge ormai quasi tutte le aree dell'industria.

I prodotti Artwo rielaborano oggetti di uso comune, dando loro una nuova vita, dimostrandone la versatilità, inserendoli in contesti nuovi e con nuove funzioni, trasformando ciò che era destinato a essere messo da parte in un elemento utile e bello, portatore di valore. Questa etica informa gli oggetti prodotti tanto quanto la produzione.