Made in Slums - Mathare Nairobi

Se si dovesse definire il design, si potrebbe dire, in modo molto sintetico, che esso consiste nel progettare oggetti atti a soddisfare esigenze pratiche e funzionali, preoccupandosi contemporaneamente di quelle estetiche, ovvero creando strumenti gradevoli per gli oneri del vivere quotidiano. Nel corso degli anni, questa disciplina a cavallo fra arte e ingegneria si è evoluta legandosi a studi sempre più approfonditi sui materiali e le loro caratteristiche.

La mostra Made in Slums - Mathare Nairobi, che inaugura il 26 settembre presso la Triennale di Milano, offre l'occasione preziosa di apprendere qualcosa di più sulla nascita spontanea del design, in un contesto comunitario che reinventa in base alle proprie possibilità tutti i processi di produzione, sfruttando al massimo i pochi materiali disponibili e dando nuova vita agli scarti dei consumi.

Mathare è una delle più grandi baraccopoli del Kenya e ha una popolazione di circa cinquecentomila persone. Buona parte dell'economia di questo colossale sobborgo si basa sul recupero di ciò che la vicina metropoli - Nairobi - abbandona giorno per giorno.

L'intero progetto è nato dal lavoro della ong milanese LiveInSlums, che da oltre due anni porta avanti progetti di collaborazione sul territorio e che ha supportato la costruzione di una scuola di strada e l'avvio di esperienze locali di agricoltura comunitaria.