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Maurizio De Giovanni, giallista per caso
Del 26/08/2013 di Angela Fiore - Un concorso gli ha aperto la strada per la popolarità, grazie alle avventure del commissario Ricciardi

Maurizio De Giovanni si definisce uno scrittore per caso e, a giudicare dall'attitudine rilassata e indolente con la quale parla della propria attività letteraria (che continua a non essere il suo unico lavoro e neanche quello principale), si direbbe perfino che scriva quasi controvoglia. Si definisce senza esitazione un lettore, più che uno scrittore, ma la popolarità crescente dei suoi noir dimostra che il pubblico non condivide del tutto questa analisi.
Dopo aver vinto nel 2005, già quasi cinquantenne, un concorso per giallisti esordienti, De Giovanni attira l'attenzione di un agente letterario che gli chiede di scrivere un romanzo. Sono seguiti diciotto libri, otto dei quali dedicati al personaggio del commissario Ricciardi, tutore della legge nella Napoli degli anni 30 (in realtà due di queste pubblicazioni non sono altro che lo stesso libro ristampato da diversi editori con due diversi titoli). Pur non avendo mandato del tutto in pensione questo affascinante personaggio, De Giovanni ha introdotto, a partire dal penultimo romanzo Il Metodo del Coccodrillo, la figura di Giuseppe Lojacono, che è a capo di uno scalcagnato commissariato di periferia in una frazione di Napoli ai giorni nostri. Protagonista anche del più recente I Bastardi di Pizzofalcone, il commissario Lojacono ha tutte le carte in regola per entrare nella galleria dei personaggi più amati all'interno della vivacissima scena noir italiana contemporanea.