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Picasso amò le donne fino alla fine della sua vita, tutte amatissime, tutte infelici.
Notizie Milano

Picasso e le donne

Del 30/08/2012 di Lucia Conti - Olga Koklova, Marie Therese Walter, Dora Maar: il genio non smise mai di amarle e di renderle infelici

Le donne attraversano la vita di Pablo Picasso con lo stesso poderoso impatto con cui il suo talento investe il secolo in cui si esprime.

Il primo amore risalte al 1904, quando, appena ventitreenne, si innamora perdutamente di una coetanea, Fernande Olivier.
Questa passione rappresenta il primo grande rito di transizione del giovane artista e come tale non è destinata a durare. I due passano comunque insieme otto anni memorabili, fino a quando Picasso conosce Marcelle Humbert e ne resta folgorato. "Il mondo comincia adesso e tu sei Eva" le dice, ma l'idillio verrà stroncato dalla prematura morte della ragazza.

Alla tempesta personale si sovrappone presto anche la tragedia storica della prima guerra mondiale. Picasso sembra aver perso ogni stimolo, è demotivato, stanco, realizza una scenografia per la compagnia del Balletto Russo di Daghilev e a quel punto "inciampa" nell'avvenenza di Olga Koklova, sposata un anno dopo il primo incontro. A questa nuova fase corrisponde una profonda modifica del suo stile di vita. Il ragazzo tutto fuoco e temperamento è stato sostituito da un tranquillo borghese dedito a una vita agiata, mentre presto arriva anche un figlio che viene chiamato Paulo, è spesso dipinto in braccio alla madre e ispira insieme a lei una serie di quadri meravigliosi.

Tuttavia non si può imprigionare il diavolo in una bottiglia e il vero temperamento di Picasso, ciclonico e morbosamente vorace, torna a torturarlo e fa sì che il "padre di famiglia" cada presto in un vortice di appetiti che si sfogano, artisticamente, nella produzione compulsiva di disegni ai limiti della pornografia e dipinti corredati da simboli fallici e vagine inquietanti.

L'arte, ancora una volta, anticiperà la vita.

Ormai nella sua piena maturità, alla soglia dei cinquant'anni, Picasso si invaghisce di una bionda diciassettenne dalla bellezza eterea. Si tratta di Marie Therese Walter, che approccia con una frase semplice e definitiva: "Sono Picasso, vorrei farle un ritratto". E' l'inizio di un legame parallelo a quello coniugale, che per la ragazza si nutre di soggezione e "quieta" idolatria, mentre per Picasso non rappresenta che una fase perfettamente analoga a quelle che in pittura sanciscono i diversi momenti della sua sperimentazione e della sua emotività.

Nel 1935 la ragazza rimane incinta di una bambina che verrà chiamata Maya e Picasso divorzia dalla moglie, subendone l'ira e le numerose ritorsioni. Olga morirà vent'anni dopo, completamente impazzita, mentre il "periodo Marie Therese" si concluderà quando Picasso incontrerà Dora Maar. Dora è colta, bruna, passionale e di sicuro incarna la tipologia femminile prediletta dal pittore, anche se finirà per essere sedotta e abbandonata come le altre. Si ucciderà negli anni ottanta, ma non sarà l'unica. Marie Therese Walter si impiccherà nel '77 e il figlio dell'artista, Paulo, si toglierà la vità nel '75.

Verso la fine della seconda Guerra mondiale, ormai ultrasessantenne, Picasso inizia una relazione con la ventiduenne Françoise Gillot, dalla quale avrà due figli, Claude e Paloma, pur senza rinunciare a tradirla regolarmente e ad esasperarla con una serie di manie che alla fine logoreranno il rapporto. La Gillot è l'unica donna che avrà la forza di lasciare il Maestro e lo farà al termine di un'accesa discussione in cui arriverà persino a dirgli di odiare la sua pittura, mentre lui le spegnerà una sigaretta sulla guancia per ritorsione.

La vita burrascosa dell'artista sta raggiungendo il porto dell'"ultima donna", anche perchè, a più di settant'anni, l'incontro con la ventottenne Jacqueline Roque ha il sapore dell'approdo definitivo.
Ricco, famoso, saturo delle mille esperienze vissute a ogni latitudine, Picasso compra un castello da cento milioni di franchi e come in una favola va a vivere lì con i suoi figli, i suoi animali e quella che dopo otto anni di convivenza diventerà sua moglie.

Muore a novant'anni e la sua parabola meravigliosa si spegne nella quiete di chi sa di essere stato il protagonista assoluto del suo tempo e della sua storia.
Non così per le sue muse... vibranti e accidentali testimoni della sua "spietata" grandezza.

Categorie: Arte e cultura
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