Soundband: gli auricolari a prova di traffico

Fin dall'invenzione del walkman, che ha rivoluzionato l'ascolto individuale della musica negli anni '80, la possibilità di godere in privato dei propri dischi preferiti mentre si è in movimento è uno dei piaceri irrinunciabili della nostra vita quotidiana. Ci sono, tuttavia, alcune situazioni nelle quali l'uso di auricolari esterni o interni è sconsigliato e in alcuni paesi addirittura proibito. Un ciclista nel traffico, per esempio, non può permettersi di escludere completamente i rumori del mondo esterno, poiché rischierebbe di non accorgersi in tempo di situazioni potenzialmente pericolose.

Da alcuni anni ormai sono allo studio soluzioni di vario tipo a questo problema e, come spesso accade di questi tempi, dalle nebbie del crowdfunding americano è emersa una soluzione che ora è disponibile (non nei negozi, ma per mail order diretto) in tutto il mondo.

Si tratta di Soundband, un headset che sfrutta una tecnologia diversa da quella delle cuffie tradizionali: il suono viene infatti trasmesso da una speciale membrana attraverso la pelle e le ossa dietro l'orecchio, dove il dispositivo viene appoggiato. In questo modo si abbina la fedeltà del suono (poichè il timpano viene comunque stimolato dalle vibrazioni sonore) alla possibilità di non ostruire i canali auricolari, così da non cancellare i rumori dell'ambiente, permettendo all'utilizzatore di essere sempre cosciente di quanto accade intorno.

Il dispositivo si collega via bluetooth allo smartphone o all'ipod, ma, se si intende usarlo per telefonare, è caldamente consigliato l'avvicinamento del telefono al viso: Soundband è talmente discreto che, a meno di avere un microfono vicino alla bocca, l'immagine all'esterno è inequivocabilmente quella di qualcuno che parla da solo ad alta voce.