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L'uomo che voleva cambiare l'America
Notizie Milano

Michael Moore: il più odiato dagli americani

Del 26/10/2013 di Angela Fiore - L'autobiografia dell'americano meno amato negli USA e più rispettato nel resto del mondo.

L'unico americano a vedere l'America con gli occhi di un Europeo: da quasi vent'anni Michael Moore si impegna sistematicamente a farsi odiare dai propri connazionali, criticando ferocemente tutti i totem sacri alla popolazione USA, dal possesso di armi alla pena di morte, dalla sanità privata all'industria alimentare, dal capitalismo sfrenato al colonialismo malcelato e alle finte guerre per "esportare la democrazia".

Documentari dal valore storico epocale quali Bowling a Columbine, 9/11 e Sicko hanno reso Michael Moore forse l'americano più stimato nel resto del mondo e indiscutibilmente il più odiato in patria. Dalla sua recente autobiografia Guai in arrivo, pubblicata due anni fa in USA e solo di recente tradotta in italiano, si vede emergere fin dall'infanzia la naturale vena polemica e la passione per l'approfondimento che hanno portato Moore al successo mondiale.

Fra gli episodi più bizzarri e paradossali della vita di Michael Moore c'è sicuramente la scelta, fatta dopo la strage di Columbine che ispirò l'omonimo documentario, di iscriversi all'associazione nazionale per le armi da fuoco. L'intento esplicito del documentarista era quello di diventare presidente di una delle più estreme istituzioni conservatrici d'America, da sempre schierata a difesa di una politica estremamente liberale sul possesso delle armi da fuoco, al fine di smantellarla. Il tentativo fallì, probabilmente anche perché Moore aveva reso pubblico il suo intento, ma il gesto pubblico scatenò uno dei tanti (per lo più infruttuosi) dibattiti sull'argomento.

Categorie: Scrittori

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