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Una chiacchierata con Andrea di Masterchef
Notizie Milano

Intervista ad Andrea: "I miei segreti da Masterchef"

Del 06/06/2013 di Ivan Filannino - Andrea e Maurizio saranno protagonisti il 10 giugno al Teatrosette Lab con "Masterpasta".

Tutti li considerano i vincitori morali della seconda edizione di Masterchef, entrambi sconfitti sul filo di lana da Tiziana, ma Maurizio Rosazza Prin e Andrea Marconetti, rispettivamente secondo e terzo in classifica, non si sono certo lasciati demoralizzare e hanno iniziato un cammino professionale insieme che li sta portando a raccogliere successi in tutta Italia con i loro show cooking e le loro lezioni di cucina.

Il 10 giugno la coppia più amata di Masterchef sarà di scena a Milano al Teatro Settelab dove terranno una lezione dal titolo "Masterpasta". La redazione di MilanoLocali.it ha incontrato Andrea che ha raccontato la storia di una bella amicizia e il realizzarsi di un sogno comune.

Ciao Andrea, raccontaci un po' come è nata la collaborazione con Maurizio.
E' nata in modo molto spontaneo, già durante il programma iniziavamo a corteggiarci se così si può dire, dal primo giorno avevo capito che Maurizio aveva qualcosa in più. Poi abbiamo iniziato a frequentarci e abbiamo visto che avevamo tante idee in comune. Abbiamo pensato che la formula del duo in cucina fosse bella e infatti ci abbiamo azzeccato.

Cosa deve aspettarsi chi partecipa ai vostri incontri?
Noi facciamo sia corsi in cui insegnamo a cucinare sia degli show cooking dove prevale un po' di più lo spettacolo, ma il messaggio che vogliamo dare è sempre lo stesso. Vogliamo far capire che in cucina non bisogna aver paura di sbagliare, bisogna sempre rischiare perché spesso il grande piatto nasce quando fai degli abbinamenti azzardati ed è quello che è successo anche a me. Masterchef mi ha insegnato a rischiare, ho frullato le ostriche, ho abbinato il caffè al petto d'anatra e sono uscite delle belle cose. Quindi sperimentare, comprare spezie e salse nuove, ormai nei supermercati si trova tutto, bisogna provare e divertirsi.

Il 10 giugno sarete al Teatrosette Lab con Masterpasta, di cosa si tratta?
Dal nome tutti si aspetteranno la pasta fatta in casa e i tipici piatti, invece proveremo a sorprendere i nostri ospiti con tre tipi di pasta e tre diverse cotture. Faremo un piatto che avrà una cottura al forno, poi andremo a friggere la pasta mentre il terzo piatto sarà un classico raviolo. Vogliamo uscire dal solito corso di pasta all'uovo sperimentando delle cotture atipiche, solo il raviolo rimane legato alla tradizione.

Con quali altri concorrenti di Masterchef sei rimasto in contatto?
Quelli che sento maggiormente sono Paola, Marika, Michele e Guido, ma soprattutto per telefono o sul web perché in questo periodo siamo tutti molto impegnati. Io ad esempio ormai ho più contatti con Maurizio che con mia moglie.

Come ha fatto Tiziana a battervi entrambi?
Alla fine devo riconoscere che è stata più brava, è stata astuta e ha studiato bene i piatti. Se i giudici hanno scelto lei è perché in quella gara è stata migliore. Mi scoccia un po' perché durante il programma le prove le vincevamo quasi sempre o io o Maurizio poi come due polli ci siamo fatti fregare 100 mila euro sotto il naso nelle ultime due puntate.

Come sarebbe stata una finale con Maurizio?
A prescindere dal fatto di arrivare in finale insieme, avevamo già deciso che se avesse vinto uno di noi due avremmo condiviso il premio usandolo per lanciare un progetto comune. Quando sono stato eliminato ho sperato che almeno Maurizio ce la facesse, invece è andata male anche a lui. Per fortuna anche senza i 100 mila euro stiamo riuscendo a far tutto, stiamo andando bene ricevendo tanto affetto e siamo contenti lo stesso.

Quale piatto sceglieresti per conquistare i giudici di Masterchef?
A Barbieri farei una pasta fatta in casa, assolutamente niente risotto perché potrebbe diventare un mappazzone, meglio delle tagliatelle. A Cracco il rognone mentre a Joe Bastianich un pezzo di carne cotta con un vino dei suoi vigneti che sono ottimi.

Come vi compensate tu e Maurizio?
Lui è un esteta e ha molta fantasia, è più bravo a pensare all'estetica del piatto e agli abbinamenti. Da lui ho imparato ad abbinare rompendo i confini della cucina con cui sono cresciuto e guardarmi più intorno. Grazie a lui ho imparato anche a non aver paura di sbagliare, durante il programma avevo il terrore di commettere errori, seguivo sempre le tecniche classiche. Io forse sono più bravo nella struttura del piatto e nello stare in cucina perché vengo da una scuola più classica, lui mi prende in giro e dice che sembro uno che ha fatto la scuola alberghiera.

Nelle prime puntate di Masterchef dicevi di essere insoddisfatto della tua vita professionale, ora come ti senti?
Adesso sono felice, finalmente faccio quello che mi piace. Però bisogna stare attenti perché si tratta di una passione che sta diventando un lavoro quindi devo metterci la serietà e l'impegno. La cosa bella è che posso svegliarmi al mattino e dire 'oggi che piatto faccio?'.

E voi che piatto farete? Andrea e Maurizio possono darvi qualche dritta, poi le parole d'ordine sono provare e rischiare!

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