Lady Dior As Seen by - Incontro fra arte e design

Se il design, nell'era contemporanea, è ormai assurto allo stato di arte, si può tranquillamente dire che ci sono prodotti che diventano icone. Non capita certo spesso ed è molto meno semplice di quanto si possa pensare, ma occasionalmente vengono alla luce creazioni di design (dall'ambito della moda a quello degli interni) che riescono a fotografare un momento storico come solo le opere d'arte sanno fare.

Nel campo della moda e degli accessori è sicuramente il marchio Dior uno dei più rappresentativi del periodo di passaggio fra il XX e il XXI secolo.
Fino al 4 novembre la mostra Lady Dior As Seen by, alla Triennale di Milano, rende omaggio a una delle creazioni più significative della maison francese.

Creata originariamente nel 1995, la borsa più celebre del nostro tempo, sfoggiata da Lady D che l'aveva ricevuta in dono dalla première dame di Francia, divenne rapidamente un oggetto di culto.

Oggi artisti di fama internazionale e legati ai più disparati ambiti espressivi (dai registi David Lynch a John Cameron Mitchell a fotografi e artisti visuali del calibro di Patrick Demarchelier, Arne Quinze e Olympia Scarry) reinterpretano la borsa-feticcio che ha ormai preso il suo posto autonomo nell'immaginario contemporaneo.

Sulla lunga distanza, è come assistere a un dialogo che continua: la carriera di Christian Dior, oggi spesso offuscata dal nome del suo stesso marchio, non iniziò infatti nel mondo della moda, ma in quello dell'arte.
Dior fu gallerista e grande appassionato di arte, fra i primi a riconoscere il valore di quelle che vennero poi definite avanguardie storiche: espose opere di Dalì, Picasso, Ernst, Klee, Giacometti e molti altri.

Oggi, a distanza di un secolo, il mondo dell'arte rende omaggio all'eredità di una delle personalità più eclettiche dei tempi moderni.