Il Sole Bacia i Belli

Il Sole Bacia i Belli

Interviste, incontri, insulti

Il Sole Bacia i Belli

Sentire o leggere Bukowski che parla della propria scrittura è, in ultima analisi, non molto diverso dal leggere effettivamente i suoi libri, le sue poesie, i suoi racconti. Bukowski era ciò che scriveva e fra la fiction e l'autobiografia spesso si frappone solo qualche nome alterato, ma certo mai alcun tentativo di lirismo né alcun desiderio di romanzare.

Forse è per questo che un giornalista del Literary Times di Chicago insiniava, nel 1963, che Bukowski non esistesse. Se è vero che, solitamente uno scrittore esiste in modo indipendente, diviso dalle parti di sé che proietta nella propria opera, allora si può tranquillamente dire che Bukowski davvero non esisteva: non c'era altro Bukowski che quello raccontato nei libri, perché nella propria scrittura Hank mise sempre tutto se stesso, impietosamente, senza fare sconti a sé setsso né al prossimo.

In una raccolta di interviste, documenti ed estratti, raccolti in luoghi e momenti diversi, emerge un ritratto di Bukowski vivace e violento, doloroso e ilare, coerente con quello che è sempre emerso nei suoi scritti: un vecchio porco ubriacone non estraneo alla violenza e uso a immergersi nei recessi più infimi della natura e dell'interazione umana, alla ricerca di scintille di verità e bellezza che puntualmente riusciva a trovare, come uno che filtra oro dal fango.