Il Secolo Lungo della Modernità

Il Secolo Lungo della Modernità

Un percorso virtuale in un'ipotetica città europea, che accoglie come un museo i capolavori della modernità.

Il Secolo Lungo della Modernità

L'arte è la voce di un'epoca, ne è lo specchio al presente e ha la capacità di farne rivivere lo spirito nei secoli a venire. Sulla traccia del precedente saggio Il Museo Immaginato, Philippe Daverio concepisce un percorso articolato e avvincente attraverso una ipotetica città europea, alla scoperta di ciò che l'arte moderna ha da raccontarci sulla storia della nostra civiltà.

La definizione di modernità abbraccia il periodo che va dalla rivoluzione francese alla prima guerra mondiale: un arco di tempo i cui eventi hanno ridefinito in modo indelebile gli equilibri del mondo, con conseguenze che perdurano nei giorni nostri.
La pittura ospitata in questo museo virtuale è squisitamente politica e parla dei grandi temi che hanno scosso l'umanità. Delacroix e Pellizza da Volpedo, parlano di rivoluzione con toni e in momenti diversi, così come Boccioni e Turner forniscono risposte differenti agli interrogativi sul rapporto fra uomo e macchina e Van Gogh fugge dalla realtà che lo opprime, in modo assai diverso da Gauguin.

Questo museo immaginato ci sorprende non solo per l'imponente collezione di seicento opere d'arte, ma anche per l'innegabile senso di concretezza e "realtà" che lo caratterizza. Daverio ci conduce infatti per caffè e ristoranti, immersi nello spirito dei tempi, ma ci espone anche le forme di sostentamento di una struttura che, sebbene ipotetica, arriviamo a desiderare di poter visitare nella realtà.