Gli Sdraiati

Gli Sdraiati

Ritratto di una generazione orizzontale

Gli Sdraiati

Le generazioni, da sempre, lottano e si contrappongono, quasi mai si capiscono, raramente raggiungono una tregua nella costante guerra fra vecchi e nuovi valori e stili di vita. Questo conflitto perenne e insanabile è raccontato, con il consueto stile ironico, punteggiato da inserti di grande tenerezza e ottima letteratura, da Michele Serra.

Ergendosi a generale dell'esercito dei Vecchi, con il suggestivo nome di Brenno Alzheimer, Serra osserva attraverso il figlio una generazione che sembra non solo distinguersi da quella precedente, ma anche modificare il corso dell'evoluzione tracciato da tutte le generazioni precedenti.

Messi da parte i furori delle ideologie, lo spirito di combattiva opposizione dei figli ribelli e le sfide generazionali delle decadi passate, l'avanguardia della nuova era rinuncia alla posizione eretta, preferendo quella orizzontale e tracciando i confini del proprio universo fisico dal centro di un letto o di un divano ipertecnologico, con una serie di prolungamenti dell'individuo che aprono continuamente nuovi contatti, nuove connessioni e nuovi universi senza mai concludere nulla, senza mai chiudere, senza mai concepire la solitudine individuale e quindi, inevitabilmente, creando individui che sperimentano picchi di solitudine finora inesplorati.

Nonostante tutto, nell'analisi di Serra, c'è spazio per una discreta dose di ottimismo e di speranza, rispetto alle potenzialità di una generazione che, per quanto appaia particolarmente incomprensibile a quella alla quale appartiene lo scrittore, potrebbe avere tuttavia gli strumenti e il potenziale per costruire il futuro e "prendersi cura del mondo".