Di Tutto Resta un Poco

Di Tutto Resta un Poco

Letteratura e cinema

Di Tutto Resta un Poco

L'ultimo libro di Antonio Tabucchi, il suo lascito alle generazioni future, concluso mentre lo scrittore, scomparso l'anno scorso, lottava con la malattia, è una raccolta di scritti che si presenta come un elogio della letteratura. Fin dall'incipit si capisce che, per Tabucchi, la letteratura, così come il cinema, aveva un valore fondamentale nella costruzione di un pensiero libero, plurale, non allineato e sempre arricchito dallo stimolo del dubbio.

“Il dubbio – si legge nell'incipit -  come la letteratura, non è monoteista, è politeista. Peraltro le conseguenze dei pensieri monoteisti, che non nutrono alcun dubbio, sono sotto gli occhi di tutti."

Il lettore viene guidato come un discepolo, in un viaggio lungo il quale il maestro indica punti di riferimento e propone stimoli, suggerendo gli scrittori e i libri che lo hanno formato e influenzato. Gli autori che accompagnano una parte del nostro percorso umano con le loro opere sono, in questa visione delle cose, amici, compagni di strada. Che ci capiti, come naturalmente capitava ad Antonio Tabucchi, di interloquire personalmente con alcuni di essi oppure no, il legame che si crea fra lettore e scrittore è un legame affettivo, emotivo, non solo intellettuale.