Come Stanno le Cose

Come Stanno le Cose

Il mio Lucrezio, la mia Venere.

Come Stanno le Cose

I libri di Piergiorgio Odifreddi hanno un merito raro fra le pubblicazioni di divulgazione scientifica o filosofica: riescono a rivelare nel bistrattato universo delle scienze, che lla moda contemporanea vuole cupo, noioso e certamente non "cool", una quantità quasi insostenibile di bellezza e di grazia.

L'espressione Come Stanno le Cose non è altro che la traduzione, in termini contemporanei, del titolo De Rerum Natura. Odifreddi ci porta a scoprire un testo che oggi è relegato fra le versioni di latino in tutta la sua portata storica di testo scientifico, nel quale Lucrezio si interroga su tutto il sapere allora disponibile e preconizza il futuro, postulando alcuni dei cardini sui quali si è sviluppata la scienza fino ai giorni nostri. L'opera si apre con un inno a Venere, alla quale Lucrezio chiede di aiutarlo a non ripercorrere, nel proprio lavoro di scrittura, le strade già battute da molti altri.

Il sapere, inteso soprattutto conoscenza della natura e quindi della realtà, viene riconosciuto come elemento salvifico, che porta luce nella vita dell'uomo disperdendo le tenebre della superstizione religiosa.

Nell'accompagnare il lettore alla scoperta di questo capolavoro dell'ingegno umano, Odifreddi fornisce spunti di riflessione che ne evidenziano la modernità e una portata rivoluzionaria talmente enorme da arrivare fino a oggi.