Tefteri

Tefteri

Il libro dei conti in sospeso

Tefteri

Non c'è modo migliore di analizzare un fenomeno che andare alle radici del nome con il quale viene identificato. In base a questo principio, Vinicio Capossela fa un viaggio nella crisi immergendosi nella terra che ha dato origine a questa parola e che, negli ultimi anni, ne ha incarnato il volto più tragico: la Grecia.

Il Tefteri è un taccuino che si usa per tenere il conto dei debiti e dei crediti, delle entrate e delle uscite: un articolo da bottega, legato a un immaginario che la globalizzazione sta rendendo progressivamente parte di un passato perso per sempre. Vinicio Capossela se ne serve per tenere traccia dei "conti in sospeso con la vita", mentre viaggia per strade e taverne nella Grecia della crisi, raccogliendo storie e punti di vista che non trovano spazio nelle notizie dei telegiornali.

Da un libro di Capossela è facile aspettarsi una sottotraccia musicale e, nel caso di Tefteri, non si resta delusi. La musica della crisi è il rebetiko, un genere quasi perso nella massificazione mediatica, che oggi in Grecia rappresenta un'appartenenza politica. Il rebetiko è il canto disperato e anarchico di un popolo costantemente sradicato in casa propria, di una terra martoriata dai colpi di stato, che deve fare i conti con etnie diverse che soffrono lo sradicamento violento e la delusione periodica e costante delle proprie speranze, ma trovano forza nel recupero cosciente della propria storia.