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Vinicio Capossela, dalla musica alla letteratura
Del 20/06/2013 di Angela Fiore - Vinicio Capossela, cantautore e scrittore dall'anima nomade
Nato ad Hannover da emigranti irpini, tornato presto in Italia, ma non nella regione d'origine, per la quale ha poi sviluppato un profondo sentimento di amore e appartenenza, Vinicio Capossela è il nomade ideale. La sua musica riflette da sempre l'attitudine di chi fa convivere in sé due mondi: quello "locale" e antico, fatto di tradizioni e folklore e quello globale, che abbraccia diverse culture, lingue e sonorità. La scoperta designata di questo genere di sincretismo è, naturalmente, che esiste un bagaglio di tradizioni antiche per ogni luogo e che molte di queste hanno punti in comune che potrebbero, scoprendosi a vicenda, risanare conflitti e stimolare progressi.
La personalità poliedrica di Vinicio Capossela non si esprime solo con la musica, ma confluisce naturalmente nella letteratura. Passioni musicali e passioni politiche trovano spazio sulla pagina - per esempio in Tefteri, il libro dei conti in sospeso, edito da Il Saggiatore - mantenendo lo stesso spirito ed evocando le stesse atmosfere senza tempo. La differenza fra Capossela cantautore e Capossela scrittore sta essenzialmente nelle differenze implicite nella scelta del medium: se la canzone richiede un approccio "impressionista" ai temi trattati, fatto di rapide pennellate dal forte impatto emotivo, la prosa permette di scandagliare i temi trattati più a lungo e più a fondo, svelandone sfumature che non sarebbero visibili nel breve spazio di un brano musicale.