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Mario Vargas Llosa, europeo adottato
Del 22/05/2013 di Angela Fiore - Vargas Llosa, lo scrittore meno sudamericano del Sudamerica.
Mario Vargas Llosa si potrebbe definire il meno sudamericano fra tutti gli scrittori sudamericani contemporanei, ma al tempo stesso uno dei più impegnati politicamente. Si discosta dai suoi colleghi per le scelte stilistiche letterarie - influenzate più dalle sue frequentazioni europee che non dagli stilemi classici della tradizione sudamericana - ma ha in comune con molti di loro il costante e intenso impegno politico.
Dopo una breve parentesi di supporto alla politica Castrista, Vargas Llosa si è distaccato completamente dalle ideologie di matrice socialista, aderendo a posizioni di destra moderata. Questa conversione politica ha determinato la fine del rapporto di amicizia con Garcìa Marquez e ha posto Vargas Llosa al centro di lunghe e complesse polemiche negli ambienti intellettuali ai quali era stato vicino in precedenza.
Trasferitosi definitivamente in Spagna dopo aver perso le elezioni politiche in Perù, nelle quali è stato battuto da Alberto Fujimori, ha fondato nel 1996 la fondazione Hispano Cubana, con lo scopo di rafforzare i vincoli fra il popolo cubano e quello spagnolo.
La collocazione intellettuale e politica di Vargas Llosa, come emerge dal recente saggio La Civiltà dello Spettacolo, si potrebbe definire rinascimentale: al di là delle ideologie di matrice economico-politica, lo scrittore peruviano individua prima di tutto nella valorizzazione della cultura il motore fondamentale del vero progresso.