Luciano De Crescenzo, il divulgatore filosofo

Se è vero che ognuno ha un dono, quello di Luciano De Crescenzo è indubbiamente la divulgazione, la capacità di trasmettere il sapere generando nel lettore (o nello spettatore) un autentico piacere dell'apprendimento e un interesse vivace e duraturo.

Ex ingegnere dell'IBM, De Crescenzo comincia a scrivere molto tardi e pubblica il primo libro Così Parlò Bellavista a 47 anni e senza particolare successo. La svolta arriva quando Maurizio Costanzo lo ospita a Bontà Loro e lo presenta agli italiani mostrando in televisione la copertina del libro. Ancora oggi De Crescenzo dice di sé: "Se non ci fosse stata la televisione, io oggi sarei solo un ex ingegnere in pensione che una volta ha scritto un libro".

L'umorismo e l'amore per la conoscenza sono rimasti da allora la sua cifra stilistica e continuano a caratterizzare il suo lavoro, come si vede nell'ultimo libro Garibaldi Era Comunista - e altre cose che non sapete sui grandi della storia. Uno dei pregi più evidenti del suo lavoro è la capacità di riportare la cosiddetta "cultura alta" a un livello umano e accessibile, abbracciando il principio per cui tutti i fenomeni umani ci riguardano e per questo motivo il sapere non dovrebbe mai apparirci inavvicinabile.