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Loriano Macchiavelli, il giallista dell'appennino
Del 27/09/2013 di Angela Fiore - Si è occupato di stragi e misteri italiani, prima di passare al noir
La scrittura di Loriano Macchiavelli ha attraversato molte forme e molti generi, dal romanzo di denuncia politica a quello di genere al racconto breve, dall'opera teatrale alla sceneggiatura televisiva. Fra le tante specialità di questo autore dalla carriera ultra trentennale c'è poi, senza dubbio, la scrittura a quattro mani: dopo la prolifica e fortunata collaborazione con Francesco Guccini, che ha portato a creare un vero e proprio genere di nicchia (il noir appenninico), lo scrittore bolognese ha recentemente pubblicato la raccolta di racconti E a Chi Resta, Arrivederci, scritta insieme alla figlia Sabina.
La scelta delle tematiche nella produzione di Macchiavelli rivela una passione sempre viva per i lati più oscuri della natura e della storia umana. Eccellente architetto di trame, il creatore del Brigadiere Sarti Antonio si è dedicato da diversi anni principalmente al genere giallo e poliziesco, ben prima della rinascita della popolarità di quest'ultimo. Prima di questa svolta, tuttavia, alcuni dei suoi romanzi più significativi - fra i quali Funerale Dopo Ustica (con lo pseudonimo Jules Quicher), Strage e Un Triangolo a Quattro Lati - avevano affrontato, con gli strumenti della narrativa e della fiction, i misteri e i disastri italiani, esprimendo posizioni nettissime su alcune delle pagine più cupe e infauste della storia del nostro Paese.