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Le molte influenze di Khaled Hosseini
Del 13/06/2013 di Angela Fiore - Lo scrittore afgano che ha prodotto due dei più celebri bestseller degli ultimi anni
Ogni scrittore elabora nel proprio lavoro, con più o meno consapevolezza, influenze radicate tanto nelle esperienze personali quanto nelle proprie letture. Pochi autori, tuttavia, possono contare un ventaglio di influenze ampio e variegato come quello di Khaled Hosseini.
Lo scrittore è cresciuto, come spesso avviene ai figli dei diplomatici, in paesi diversi e a contatto con diverse culture. Lasciata Kabul a soli 5 anni, Hosseini ha vissuto prima in Iran, poi in Francia e, dopo il golpe sovietico in Afghanistan, si è stabilito definitivamente in America, dove la sua famiglia aveva chiesto e ottenuto l'asilo politico.
Oriente e occidente sono, per Hosseini, esperienze letterarie oltre che personali: alle prime letture, composte prevalentemente da poesia afgana, si sono aggiunti nel corso degli anni, classici inglesi e americani e letteratura popolare. Queste influenze, insieme con i ricordi d'infanzia, in particolar modo quelli più felici legati all'Afghanistan pre-sovietico, confluiscono nel suo lavoro, conferendo alla sua scrittura il tono tipicamente struggente, nostalgico e sospeso che si ritrova anche nell'ultimo lavoro E l'Eco Rispose. Il nuovo libro verrà messo in vendita in anteprima nazionale il 20 giugno alle ore presso il Mondadori Store di Piazza Duomo dove verranno vendute le copie autografate dall'autore
L'unicità della sua voce letteraria ha fatto sì che, a partire dal romanzo d'esordio Il Cacciatore di Aquiloni, Khaled Hosseini abbia conosciuto un successo di portata mondiale: la sua capacità di collocarsi al punto di incontro fra culture diverse e apparentemente inconciliabili è alla base della sua capacità di parlare efficacemente a sensibilità molto distanti fra loro.