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La creatività che sfugge alle definizioni: Patti Smith
Del 26/06/2013 di Angela Fiore - Poetessa, scrittrice, musicista: la potenza del pensiero si declina in molti modi
Per la maggior parte del pubblico, il nome di Patti Smith si associa automaticamente alla musica. Analizzando la storia e la carriera di questa donna straordinaria, tuttavia, la definizione si fa più complessa e sfumata, meno prevedibile: incasellare Patti Smith in un'unica categoria è impossibile.
Questa difficoltà non è dovuta solo alle fatiche letterarie della madrina del punk-rock americano (che comprendono gli schizzi autobiografici contenuti ne I Tessitori di Sogni, appena riproposto da Mondadori in un'edizione ampliata), ma alle molteplici espressioni che la sua energia creativa ha incarnato negli anni.
Nella ribollente vita culturale newyorkese degli anni '60 e '70, decade alla quale risalgono gli incontri fondamentali con Allen Ginsberg e Robert Mappelthorpe si sono sviluppati i suoi primi amori: la poesia, il teatro e la pittura. Alla musica Patti Smith si è accostata prima quasi distrattamente, suonando per le strade di Parigi e collaborando con diverse band, dopo il ritorno a New York. Da questo percorso è germogliata una carriera musicale con pochissimi paragoni nel mondo, che ha influenzato alcuni dei più noti artisti americani ed europei negli ultimi vent'anni. Patti Smith, che sarà in concerto a Milano al Carroponte il 27 luglio, si definisce ancora prima di tutto una poetessa.