Questo sito utilizza cookie per migliorare la tua esperienza di navigazione. Visitando questo sito accetti pienamente la nostra Privacy Policy.

La fotografia che guarda al passato
Notizie Milano

L’insostenibile leggerezza del vintage

Del 18/06/2013 di Andrea L. Casiraghi - Quando la ricerca di novità e di nuove forme di comunicazione guarda al passato per proporsi oggi.

Abbiamo sempre creduto che la ricerca di novità sia un modo costruttivo per affrontare un percorso di crescita culturale. La novità come l’elemento dirompente per la proposta di nuovi schemi che siano essi tecnici, comunicativi o semplicemente figurativi. In un mondo in costante ricerca di nuove forme per se stesso, perché ci rifuggiamo nel “vintage”?

Un fenomeno sostanzialmente trasversale porta interrogativi a cui è difficile trovare risposte in poche righe, ma sicuramente merita attenzione l’interesse del pubblico per una forma che cerca la propria novità nei colori, negli oggetti e nelle immagini del passato.

Come una sorta di moda estiva, probabilmente alimentata dai nuovi canali sociali che hanno reso più capillare la diffusione di immagini, si è alimentata in fotografia, e non solo (si pensi anche al design) una sorta di necessità a rifugiarsi in schemi che palesemente pescano a piene mani dal passato. E’ possibile che quello che un tempo era considerato “normalità”, sia oggi una novità estetica?

Probabilmente la confezione del prodotto diventa un elemento importante per la valutazione del prodotto stesso, qualsiasi cosa fotografata vintage diventa “una fotografia”. Così come l’uso di un determinato mezzo sembra, ad un certo livello, diventare una fuga o forse una strada facile.

La fotografia in stile vintage popola oggi i social network, siti dedicano attenzione a questo nuovo fenomeno, vengono proposte mostre, libri e nel complesso si è creato un sottobosco vivace e aggressivo di giovani che propongono i propri lavori in questo modo.

Il lato positivo potrebbe essere l’avvicinamento al mondo della fotografia da parte di molti, sia da un punto di vista produttivo che di pubblico, ma a quale prezzo? Non vi è forse una perdita di novità, di ricerca e di progettualità? Il rischio è l'omologazione nella novità dove il solo mezzo diventa lo strumento portante a discapito dell'idea.

Categorie: Fotografia

Notizie Milano

Iscriviti alla newsletter

i campi con * sono obbligatori