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Prendersi poco sul serio come scrittore fa di Paolo Sorrentino un ottimo racconta-storie
Notizie Milano

Il talento letterario di Paolo Sorrentino

Del 04/07/2013 di Angela Fiore - Il regista de Il Divo rivela un grande talento letterario

Personalità fra le più interessanti e riconoscibili del cinema italiano dell'ultimo decennio, apprezzato anche a livello internazionale (soprattutto dopo il successo di This Must Be The Place), Paolo Sorrentino si è rivelato, da tre anni a questa parte, anche eccellente scrittore.

Se l'impulso creativo è il medesimo (e di fatto lo sono anche le storie, dal momento che le prime due opere di narrativa di Sorrentino Hanno Tutti Ragione e Tony Pagoda e i Suoi Amici fanno riferimento al personaggio che è stato sviluppato col nome di Tony Pisapia nel film L'Uomo in Più), l'approccio al mezzo espressivo è sicuramente diverso.

La percezione che si ha è che Sorrentino prenda il cinema assai più sul serio della letteratura, interrogandosi costantemente e con risultati spesso brillanti sul compromesso fra l'importanza formale dello stile e quella sostanziale del contenuto. Nel Sorrentino scrittore si percepisce una maggiore naturalezza, quasi una casualità, come se la parola scritta fosse sempre poco più che un appunto propedeutico alla narrazione in immagini. Il risultato è un insospettabile ampliamento dei registri narrativi.

Una volta rilassato il controllo sulla perfezione formale, Sorrentino, forte di uno stile letterario naturalmente espressivo e coinvolgente, scopre di saper affiancare alla spietata analisi, all'ironia amara, al sarcasmo e alla drammaticità delle sue narrazioni filmiche una squisita verve comica, che non stona mai con la cadenza della narrazione. Vediamo questa abilità al lavoro nella prima scena de La Grande Bellezza: l'alterigia sensuale di una Roma splendida e "insensibile", la cui contemplazione porta un turista giapponese all'infarto viene descritta in un parossismo lirico che si schianta grottescamente al suolo quando la guida turistica commenta l'accaduto con un volgarissimo "Ahò, qua m'è morto l'asiatico".

Categorie: Scrittori

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