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La voce della jazz age: una vita che sembra la trama di un romanzo
Notizie Milano

Francis Scott Fitzgerald: la voce dell'era del Jazz

Del 01/06/2013 di Angela Fiore - Lo scrittore che ha raccontato la decadenza del sogno americano

Ci sono scrittori le cui vite sono a tratti più romanzesche delle loro opere e Franzis Scott Fitzgerald è uno di questi. Per il lettore contemporaneo è facile immaginarlo collocato nell'universo onirico raccontato da Woody Allen in Midnight in Paris: fra lunghe serate annaffiate dal vino nei caffè di Parigi in compagnia di Hemingway e di altri americani desiderosi di godersi la vita in un'Europa libera dal proibizionismo e pervasa da un'inconfondibile aria di bohéme.

Al ritratto romantico dello scrittore non mancano neanche i disagi economici: dopo aver rischiato di veder mandato a monte il proprio matrimonio con l'amata Zelda (dal momento che lei dubitava della capacità di Scott di mantenere una famiglia con i pochi proventi della sua scrittura), Fitzgerald alternò la scrittura di romanzi dalle alterne fortune a quella che Hemingway definiva "prostituzione", ovvero la scrittura di novelle per giornali e periodici e di soggetti per il cinema. Tutta questa produzione, considerata di qualità minore, forniva allo scrittore il sostentamento economico necessario per continuare a dedicarsi alle proprie opere "serie".

Per rendere perfetta l'aderenza della vita di Fitzgerald a un romanzo ideale sulla vita di uno scrittore non poteva mancare il successo postumo: quello che oggi è considerato il suo capolavoro indiscusso, Il Grande Gatsby, ebbe scarsissimo successo editoriale, per essere poi ripreso e innalzato al livello di classico moderno durante la seconda guerra mondiale, ben dopo la morte dello scrittore.

Categorie: Scrittori

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