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La voce più celebre della radio di fine anni 90 si trova nei libri di Diego Cugia
Notizie Milano

Diego Cugia e le mille voci di Jack Folla

Del 09/08/2013 di Angela Fiore - L'autore di Alcatraz cambia stile nei suoi romanzi

Nel 1999 i giovani e adolescenti italiani, soprattutto quelli che si sentivano in qualche modo insoddisfatti, diversi o "maledetti" (il che vuol dire praticamente tutti) accesero la radio e accolsero un nuovo eroe: si trattava di Jack Folla. Il programma era Alcatraz - Un Dj nel braccio della morte, ideato e scritto da Diego Cugia e reso vivo dalla voce inarrivabile di Roberto Pedicini (che oggi associamo prevalentemente a Kevin Spacey). La combinazione vincente di cinico sarcasmo con un fondo di sensibilità ferita, aforismi intelligenti e soprattutto musica di grandissima qualità (in un periodo in cui le radio nazionali erano bombardate da hit dance che erano l'equivalente musicale di un happy meal) lo resero immediatamente un culto e la "voce" di Jack Folla divenne parte dell'immaginario di un'intera generazione di giovani ribelli.

Quella stessa voce - o una molto simile - Diego Cugia l'ha riportata sulle pagine dei suoi libri: non solo in quelli dedicati a Jack Folla, ma anche in altri esperimenti narrativi come Nero24 e Amore all'inferno.

Da abile conoscitore del proprio mezzo, tuttavia, con l'ultimo romanzo Tango alla Fine del Mondo, il "papà" di Jack Folla cambia completamente voce, musica e anche secolo. Il tono cupo del poeta rock lascia il posto alla narrazione rigogliosa di un romanziere a la Balzac, la cella di due metri per tre si espande fino ad abbracciare due continenti e l'oceano che li divide. Se è vero che per un autore è importantissimo trovare la propria "voce", riuscire addirittura a cambiarla in modo credibile è un'impresa che riesce a pochi.

Categorie: Scrittori

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