Alberto Asor Rosa, non solo politica

Dopo aver dedicato la quasi totalità della propria vita e della propria carriera alla critica letteraria e all'impegno politico (partendo da posizioni marxiste ed evolvendo di pari passo con le sinistre storiche), Alberto Asor Rosa si è applicato con costanza alla narrativa solo dopo aver raggiunto la pensione come professore universitario.

La profonda conoscenza della letteratura mondiale acquisita in quasi mezzo secolo di studio e analisi dei più grandi autori di ogni tempo (da Thomas Mann a Pratolini, da Pasolini alla lirica barocca) conferisce alla scrittura di Asor Rosa uno spessore non comune. La capacità di veicolare concetti profondi, strutturando diversi possibili livelli di lettura, si avvale di un'attitudine linguistica agile, scorrevole e a tratti perfino leggera. Lo stile si mette al servizio del contenuto in una prosa impeccabile e appassionante, che non cede mai alla tentazione di essere scioccante o sensazionalistica, ma che riesce sempre a essere efficace e penetrante.

Tanto nei tre romanzi quanto nella recente raccolta intitolata Racconti dell'Errore, Alberto Asor Rosa si dimostra abile creatore di personaggi che, descritti con i pochi tratti distintivi delle rispettive personalità, assumono uno spessore assolutamente reale e restano impressi nella memoria del lettore, come simboli universali della condizione che descrivono o rappresentano.