- Locali Milano
- »
- Notizie Milano
- » La fotografia istantanea oggi, suggestione o realtà
La fotografia istantanea oggi, suggestione o realtà
Del 27/09/2012 di Andrea L. Casiraghi - Riflessione sulla fotografia istantanea oggi, tra suggestioni e nuovi stimoli creativi
E’ la fine degli anni 30, quando Edwin Land fonda Polaroid. L’idea della fotografia istantanea diventa uno dei simboli della cultura popolare. Un allora rivoluzionario modo di intendere la fotografia e, soprattutto, un rinnovato modo creativo di espressione visiva.
Alla base del successo l’intuito dell’unicità del momento, della casualità, della dimensione minimale del mezzo. Le pellicole a sviluppo istantaneo sono state un incredibile veicolo di creatività, la folgorazione artistica di appassionati e amatori, una strada parallela e più facile alla fotografia tradizionale, alla camera oscura, allo sviluppo e alle tecniche di stampa.
Usata facilmente in famiglia, per gioco, per documentare le domeniche, le gite, i momenti più comuni della vita quotidiana, la Polaroid nel corso degli anni è diventata anche un mezzo eclettico utilizzato nell’arte e nel mondo della comunicazione.
In questi ultimi anni la riscoperta del genere è avvenuto grazie non solo alla rimessa in produzione delle pellicole con Impossibile Project ma anche all’impegno di molti appassionati che in un epoca di riproduzione digitale di massa, riscoprono il gusto della fotografia tradizionale e della casualità dell’attimo. Le Polaroid di oggi diventano l’elitario mezzo espressivo di un genere che sembrava perduto nell’evoluzione della tecnica.
Tuttavia la necessità di ritrovare nelle tecniche antiche novità contemporanee potrebbe sembrare una stonatura o più semplicemente una mancanza di reale innovazione creativa. Il dubbio che emerge è se le strade della comunicazione siano in grado, oggi, di trovare vie nuove; se l’appoggiarsi a modalità espressive di un tempo (che qualcuno banalmente suggerisce “vintage”) sia l’unica valvola di sfogo per una cultura contemporanea depressa e in profonda crisi di ideali, di intuizioni e di reali novità.
È possibile che l’espressione venga paradossalmente annullata dal mezzo, proprio quando attraverso lo stesso si cerca di recuperare spinta creativa? L'odierna riscoperta della Polaroid, nella contrapposizione e nel rifiuto dei mezzi contemporanei, rischia paradossalmente di venire assorbita dalle esigenze estetiche e quindi di diventare più espressione di un mezzo (la fotocamera a sviluppo istantaneo) che di un concetto creativo e personale.