La Bella di Buenos Aires

La Bella di Buenos Aires

A dieci anni dalla morte di Manuel Vàzquez Montalbàn, un romanzo inedito della saga di Pepe Carvalho.

La Bella di Buenos Aires

Una delle più belle sorprese editoriali del 2013 è senz'altro la pubblicazione, a dieci anni dalla scomparsa di Manuel Vàzquez Montalbàn, di questo inedito della serie di Pepe Carvalho.
Questo romanzo potrebbe essere collocato, temporalmente, in modo da figurare come una sorta di prodromo dell'ultimo romanzo della saga pubblicato da Montalbàn: Il Quintetto di Buenos Aires.

Carvalho è impegnato in una doppia indagine: da un lato la misteriosa scomparsa, anni prima, di una ex reginetta di bellezza scappata dall'Argentina, fino a Barcellona, per sfuggire alla dittatura militare, dall'altro l'omicidio di una senzatetto nella metropoli spagnola.
Mentre le ombre lunghe dei totalitarismi si stendono, con il loro bagaglio di incubi, da un continente all'altro, l'inossidabile coppia Carvalho-Biscuter prende come sempre a pretesto i fatti correnti per analizzare l'assurdità della vita. Il consueto sguardo acuto e l'espressione vivace del pensiero, che si rifiuta categoricamente di sottostare alle regole del politicamente corretto, concentrano in questo romanzo tutti i tratti che hanno reso celebre lo stile di Montalbàn.

Come nella migliore tradizione delle grandi coppie investigative, da Holmes e Watson in poi, a risultare memorabile non è l'intreccio del mistero che i protagonisti devono dipanare - che pure è costruito magnificamente - ma l'approccio critico, il modo di intendere la vita e soprattutto - tratto distintivo dei romanzi di Montalbàn - il giudizio sulla società che traspare dallo stile delle indagini e dalle reazioni umane dei protagonisti.