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Italo Calvino e la lezione della leggerezza
Del 09/11/2012 di Angela Fiore - Uno dei più grandi autori del Novecento, fra romanzi e novelle
La vita e la carriera letteraria di Italo Calvino si sono svolte negli anni più caldi del cosiddetto secolo breve, ovvero dalla metà degli anni '40 alla metà degli anni '80. Nel corso di questi anni, in Italia e in Europa, fiorirono moltissime correnti culturali, letterarie e stilistiche, che Calvino seppe frequentare e in qualche caso interpretare, senza però lasciarsi mai assorbire completamente.
Interessato per tutto il corso della sua attività al complesso e delicato rapporto fra la forma e la sostanza della letteratura, si accostò al mezzo letterario quasi con razionalità da scienziato, e con una costante e irrinunciabile ironia.
La ricerca stilistica fu uno dei temi più importanti del suo lavoro, che lo portò a sperimentare con il surrealismo reinterpretandolo a suo modo. Anche nella descrizione dei mondi più stralunati e dei personaggi meno terreni, lo stile di Calvino rimase sempre limpido, scorrevole e intellegibile, più vicino alle atmosfere fiabesche dell'infanzia che alle provocazioni delle avanguardie.
Dalle suggestioni surrealiste e dalla sua passione per la letteratura popolare e in particolare per le fiabe, sono nate alcune delle opere più significative del '900 italiano, cariche di significati allegorici che hanno lo scopo di raccontare le contraddizioni del mondo moderno. Nell'universo più onirico e fiabesco di Calvino troviamo, senza dubbio, Il Cavaliere Inesistente, il Visconte Dimezzato e Marcovaldo.