Gente Perbene

Gente Perbene

Eroi e mostri della piccola provincia italiana

Gente Perbene

Enrico Vaime è un creatore di universi, un raccontastorie dotato di una provvista apparentemente inesauribile di situazioni e personaggi meravigliosamente costruiti, così come della capacità di presentarli al lettore in modo da sedurlo, fin dalla prima pagina e lasciarlo alla fine del libro con il desiderio di continuare l'esperienza appena conclusa.

Un affresco squisitamente italiano si snoda a partire da un paesino di provincia, che inizialmente costituisce per il protagonista il nido bello e accogliente che fa da cornice alla ripresa del dopo guerra. La crescita personale porterà a uno slittamento della prospettiva, per cui la gente perbene (scritto volutamente tutto unito) del titolo, comincerà a presentare profili diversi, insospettati, leggermente inquietanti. Quello che accade è semplice: lo sviluppo del senso critico permette di individuare la sostanza delle cose al di là dell'apparenza.

Una delle caratteristiche che rendono questo romanzo una lettura piacevolissima e scorrevole, è il linguaggio, che Vaime usa come uno strumento di gioco e di autentico piacere, rincorrendo le sfumature e i colori delle espressioni colloquiali, mescolandole alla lingua alta e servendosi del lessico con estro quasi pittorico.
Ogni parola evoca colori, sapori, odori e sensazioni fisiche, che sono poi il terreno sul quale si sviluppano i primi dubbi e si costruisce una personalità, come in ogni romanzo di formazione che si rispetti.