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L'occhio impietoso di Wallace, che sapeva vedere i contrasti del nostro mondo
Notizie Milano

David Foster Wallace - la voce dell'America migliore

Del 09/10/2012 di Angela Fiore - Il miglior narratore americano moderno, entusiasta e disperato

Wallace è stato il messia di un'intera generazione letteraria e ha incarnato l'America nelle sue più violente contraddizioni, come forse nessun altro. Il fatto che l'analisi dell'ironia fosse uno dei temi fondanti della sua poetica, per esempio, è in se stesso amaramente ironico, dal momento che il tema più drammaticamente ricorrente della sua vita privata fu invece la depressione, che lo portò al suicidio nel 2008.

Questo genere di contrasti complessi, si trovano tanto nelle sue opere di narrativa quanto nei numerosi saggi, due dei quali sono appena stati pubblicati da Einaudi con il titolo Il Tennis come Esperienza Religiosa.

La sua prosa complessa, articolata, intricata di note e precisazioni si è misurata con le tematiche più disparate, dai racconti brevi ai saggi, dai romanzi agli articoli per giornali e magazine.
Il suo occhio critico e irrequieto non poteva fare a meno di cogliere in ogni espressione della vita americana, i contrasti laceranti, grotteschi e dolorosi, di una generazione tenuta per la gola “dalla bizzarra manina della televisione”.

Tutta la sua narrativa “appassionata e morale” ha al centro la condizione umana, abbracciata con una compassione disperata e disillusa. La libertà che ricorre come un mantra nelle professioni di fede della “american way of life” era, per Wallace, qualcosa di più e di diverso: una scelta di coscienza, attenzione, approfondimento, autodisciplina e amore per gli altri, oltre che una ricerca spasmodica della verità e dell'autodeterminazione.

Categorie: Scrittori

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