Bookcity Milano, il libro è protagonista

Definire Bookcity una semplice fiera sarebbe troppo riduttivo. Non siamo di fronte ai classici padiglioni e stand, ma a un'intera città che celebra il libro.
Il centro nevralgico dell'evento, in programma dal 16 al 18 novembre, sarà il Castello Sforzesco, dove si potrà anche visitare gratuitamente i musei, ma in totale saranno ben 103 i luoghi di Milano che prenderanno parte a questa enorme festa in posti famosi e storici come l'Acquario Civico, Palazzo Reale, la Biblioteca Braidense, i teatri, le università e posti meno conosciuti come le pasticcerie Gattullo e Taveggia, l'Energy Store ENI e il Centro Porsche Milano est.

Per tre giorni Milano sarà la capitale mondiale del libro con circa 350 eventi sparsi per la città. E' la prima volta che il capoluogo lombardo organizza un festival dell'editoria e il Comune ha scelto di farlo puntando al low cost, mettendo a disposizione i propri spazi e reclutando 300 volontari. Il resto lo hanno fatto gli sponsor e gli editori che hanno partecipato attivamente all'organizzazione.

Tanti gli scrittori che visiteranno Milano in questo weekend, grandi firme italiane come Umberto Eco, Paolo Mieli, Vittorio Sgarbi, Valerio Massimo Manfredi, Aldo Busi e Massimo Gramellini, ma anche ospiti internazionali di fama mondiale come il grandissimo Luis Sepulveda, il maestro del thriller Jeffrey Deaver e lo scrittore israeliano David Grossman (al Teatro Elfo venerdì 17).

Un festival che va oltre i soliti clichè, cercando di coinvolgere il pubblico con l'originalità. Per questo, alle pasticcerie Gattullo e Taveggia, potremo scoprire come Milano veniva descritta da personaggi Hemingway e Einstein, alla stazione della metropolitana di Duomo troveremo Alessandro Bergonzoni a leggere opere di James Joyce e William Blake, mentre a Garibaldi e Loreto saranno protagoniste le poesie di Charles Baudelaire.

Ce n'è davvero per tutti i gusti, il programma è vasto e lo si può trovare sul sito ufficiale di Bookcity, non resta che aspettare la risposta dei milanesi per capire se Milano merita davvero il titolo di Capitale del Libro.