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Tre giornate all'insegna dell'animazione d'autore
Del 12/04/2013 di Lucia Conti - Rassegna a cura della Fondazione Cineteca Italiana.

Il 19, il 20 ed il 21 aprile 2013, presso il Museo Interattivo del Cinema (MIC), la Fondazione Cineteca Italiana presenterà una rassegna interamente imperniata sul cinema d'animazione d'autore, sia italiano che francese.
Il primo appuntamento di questo grande evento, il 19 aprile, proporrà al pubblico "Persèpolis", di Marjane Satrapi e Vincent Paronnaud, una toccante autobiografia basata sulla graphic novel omonima e intrecciata alle vicende storico-politiche dell'Iran, dalla dittatura dello scià a quella non meno sanguinaria di Khomeini. Seguiranno i corti animati di Gianluigi Toccafondo, in cui trovano massima espressione le sue animazioni sperimentali e quindi "Appuntamento a Belleville", di Sylvain Chomet, storia che prende le mosse dal racconto di un Tour de France per raccontare la storia di Champion, ciclista triste rapito dalla mafia francese. La sua nonna e allenatrice, Mme Souza, e il suo cane Bruno, ne seguiranno le tracce fino a una bizzarra megalopoli chiamata Belleville.
Sempre nella serata di venerdì verrà proiettato "Opere d'arte in movimento" di Simone Massi, uno degli autori di cinema d'animazione più accreditati a livello internazionale. Massi è uno degli ultimi artisti quasi misticamente dediti al lavoro manuale, disegna e colora personalmente tutte le tavole dei suoi film, senza alcun supporto tecnologico, producendo un'animazione poetica, ispiratissima, elegante e nello stesso tempo intensamente emozionante.
Il secondo appuntamento, il 20 aprile, si aprirà con "La tela animata", di Jean-François Laguionie, storia surreale che parla di una tela incompleta in cui si muovono i Toupins, totalmente dipinti, i Pafinis, carenti di qualche colore e i Reufs, dei semplici schizzi. Seguirà "Valzer con Bashir" di Ari Folman, vincitore del Golden Globe per il miglior film straniero e incentrato sulla guerra in Libano. A seguire "La bottega dei suicidi", di Patrice Leconte, deliziosa storia gotica che parla delle vicende dei Tuvache, titolari di una bottega che fornisce agli aspiranti suicidi tutto l'occorrente per una "dolce dipartita". Gli affari vanno a gonfie vele fino a quanto nella tetra famiglia nasce un bambino felice di vivere che porterà scompiglio e costernazione.
Chiude la rassegna, il 21 aprile, "L'illusionista", di Sylvain Chomet, di cui già abbiamo citato in rassegna "Appuntamento a Belleville". Basata su una sceneggiatura di Jacques Tati, questa storia parla di un illusionista che, nella seconda metà degli anni Cinquanta, vede scemare il suo successo e il suo pubblico a causa dello spostamento della fascinazione collettiva alle latitudini delle nascenti star del rock 'n' roll. Lo aiuterà a invertire la sua parabola discendente, sia professionale che umana, una bambina che ha conservato intatta la sua purezza e che ritiene che i trucchi del mago siano realtà.
INFO
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