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Robin Hammond, il "fotogiornalista" di Cape Town
Del 05/04/2013 di Lucia Conti - I suoi scatti sono vere e proprie inchieste, terribili e necessarie

Non ancora quarantenne (classe 1975), Robin Hammond è un fotografo neozelandese, ma residente a Cape Town, noto soprattutto per la sua attenzione partecipe nei confronti dei diritti umani e dei problemi ambientali.
Ritiene che la fotografia sia un ponte che consente all'osservatore di capire cosa accade all'osservato e la più importante forma di comunicazione delle emergenze mondiali.
Si è occupato delle condizioni psichiche dei sopravvissuti di guerra, dello stupro militare, dei pastori nomadi del nord del Kenya costretti a subire gli effetti nefasti dei mutamenti climatici, del terribile regine di Robert Mugabe nello Zimbabwe e di molti altri temi "scottanti", ragione per cui si trova spesso a lavorare sotto copertura o in condizioni difficili e precarie ed è frequentemente definito "fotogiornalista", perchè i suoi progetti hanno il profilo di vere e proprie inchieste.
E' influenzato da nomi come Eugene Smith, James Nachtwey, Eugene Richards e molti altri.
Nel 2009 Amnesty International lo ha premiato per il lavoro "An Unforgivable Truth" e in generale molte sono le menzioni e gli onori ufficiali.
Robin Hammond, tuttvia, probabilmente trova nell'utile bellezza del suo lavoro la ricompensa migliore e il senso definitivo della sua missione.