- Locali Milano
- »
- Notizie Milano
- » Yukio Mishima e l'universo diviso a metà
Yukio Mishima e l'universo diviso a metà
Del 19/11/2013 di Angela Fiore - Una figura affascinante e complessa, a cavallo fra oriente e occidente

Yukio Mishima, nome d'arte di Kimitake Hiraoka, è una delle figura più affascinanti e complesse della letteratura mondiale. Ha simboleggiato, nella produzione artistica come nella vita, la condizione drammaticamente dicotomica non solo del Giappone nel dopoguerra, ma dell'umanità in generale, dilaniata da un insanabile conflitto di valori.
L'intero universo mishimaiano si articola su contrasti nettissimi e tende alla sintesi di questi attraverso la costruzione di un codice morale assoluto. Una delle dicotomie fondamentali per comprendere la personalità di Mishima è quella fra Giappone e occidente: attratto fin dalla più tenera età da scrittori occidentali portatori di stili e correnti di pensiero anticonvenzionali rispetto al proprio tempo, come Wilde e Shaw, Mishima si lasciò permeare dal loro stile, andando però ad attingere dalla più antica e nobile tradizione giapponese il fondamento morale del suo pensiero. Il bushido, ovvero il codice d'onore dei samurai, fu la base fondante del suo percorso filosofico e del suo agire politico, che lo portò al suicidio rituale nel 1970.
Un altro contrasto vissuto dallo scrittore come fonte di grande sofferenza fu quello fra il corpo e la mente. Avendo dedicato la prima parte della propria vita allo sviluppo esclusivo dell'intelletto, Mishima fu folgorato, in occasione di una vacanza in Grecia, dal concetto di armonia del corpo e dello spirito e dall'idea che la forza e la bellezza del corpo maschile potessero riflettere l'integrità e la profondità dello spirito. Tracce di questa riflessione, insieme all'idea della divergenza fra bellezza esteriore e corruzione interiore come pericolosa distorsione dell'essere, si trovano nel romanzo da poco pubblicato in Italia La Scuola della Carne.
Un'analisi completa della produzione di Yukio Mishima e della portata filosofica, morale, estetica ed artistica del suo lavoro e della sua vita è materia per un saggio esteso e articolato. Una sintesi efficace dei punti salienti della sua vita si trova nel film del 1985 Mishima: a life in four chapters, di Paul Schrader.