The Slate: la scrivania che vi mancava

Il modo di concepire il design è cambiato relativamente poco, da quando esiste la disciplina che fonde la progettazione artigianale di oggetti utili con il concetto artistico di piacere estetico; quello che è cambiato radicalmente è il modo di fare business. La mancanza di regole certe in molti mercati ha generato panico, ma il successo di certi progetti di autofinanziamento porta a pensare che le regole non siano sparite, ma semplicemente cambiate.

The Slate è un'idea a dir poco geniale. Chi possiede un laptop sa che l'unico posto nel quale si possa utilizzare per lungo tempo un laptop senza soffrirne le conseguenze (in termini di mal di schiena e generale scomodità e rallentamento del lavoro) è una scrivania con una sedia ergonomica, il che tende a vanificare il punto stesso di aver acquistato un computer "portatile", ovvero la mobilità.

The Slate è l'idea semplicissima che tutti abbiamo immaginato chiedendoci perché nessuno l'avesse ancora inventata. Ci ha pensato, inevitabilmente, un giovanissimo designer: Nathan Mummert. La scrivania "da viaggio" è fatta di bamboo, leggerissimo e resistente, ed è progettata con una parte traforata, per assorbire e poi disperdere il calore generato dal laptop e un mousepad sul lato destro. Per gli amanti della tecnologia integrata, c'è anche un dock nel quale collocare, con il display sempre visibile, lo smartphone o il minitablet. E il nuovo modello di business? Semplice: il progetto è finanziabile su Kickstarter. In mancanza di un'impresa disposta ad acquistare questa invenzione semplice quanto innovativa, Mummert ha lanciato al pubblico un appello per finanziare il progetto, offrendo in cambio la propria Slate. I prezzi sono ancora variabili, ma non c'è dubbio che l'inevitabile produzione di massa li abbasserà notevolmente.