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Takeshi Shikama e le sue foto in bianco e nero di foreste: dall'isola di Okkaido al Centr...
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Takeshi Shikama e i misteri del paesaggio

Del 22/11/2013 di Lucia Conti - I suoi scatti in bianco e nero catturano la magia e il respiro della natura.

Takeshi Shikama nasce nel 1948 a Tokyo e inizia la sua carriera professionale come designer.

Nel 2002 la fotografia lo attrae con la stessa potenza con cui si impone al suo gusto e alla sua immaginazione il suo soggetto preferito: le foreste.

Il mondo invisibile, suggerito, evocato o nascosto da quello visibile, lo porta a sperimentare tecniche che ritiene possano esprimere al meglio questa potente suggestione.

La sua prima fotocollezione viene pubblicata nel 2007 con il titolo "Mori no Hida-Silent Respiration of Forests" ed è il primo episodio di una carriera quasi completamente "tematica" .

Al 2008 risale "Utsuroi-Evanescence", divisa in quattro parti: "Forest", "Field", "Lotus", e "Garden". Una quinta parte, "Landscape", è aggiunta nel 2009.

Nel 2010 il fotografo giapponese comincia a lavorare usando carta giapponese fatta a mano ricavata dal Gampi, pianta appartenente alla famiglia delle daphne, per realizzare stampe al platino-palladio. Questo procedimento consiste nel distribuire l'emulsione sulla carta e nello stampare il negativo a contatto e consente di ottenere immagini in bianco e nero dalla resa straordinaria per ampiezza tonale e delicatezza di sfumature, l'ideale per rendere l'intimità e l'interazione speciale che lega l'artista ai paesaggi che fotografa.

Nel 2011 Shikama si sposta negli Stati Uniti, dove realizza scatti dello YosemiteNational Park e del Central Park di New York, mentre i suoi lavori più recenti rappresentano scorci del Nordovest del Pacifico e confermano il suo naturale legame con gli aspetti più misteriosi e affascinanti della natura, ovunque si trovino.

Dai boschi di conifere giapponesi all'isola scozzese di Skye, dai Jardin du Luxembourg di Parigi alla bellezza selvaggia dell'isola di Okkaido, l'obiettivo di questo artista non si stanca mai di catturare, in una luce sempre vagamente mistica, il volto "non umano" della bellezza.

Le sue foto saranno in mostra a Milano fino al 6 dicembre.

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