Quest’anno scelgo il Presepe

Per smaltire i chili di troppo accumulati durante la cena della Vigilia e il successivo pranzo di Natale, una piacevole soluzione può essere una passeggiata alla scoperta dei numerosi Presepi ed interpretazioni artistiche che celebrano la nascita del Bambin Gesù in tutta la città di Milano.
Che sia popolare, etnico o eccentrico, il Presepe da sempre è la scelta più quotata dai tradizionalisti rispetto al più moderno albero di Natale.
Di seguito le principali tappe da non farsi scappare:

- In zona Brera, nella chiesa di San Marco, durante tutto l’anno è possibile visitare la mostra permanente del Presepe del 1700, creato da Londonio, l’ex scenografo del Teatro alla Scala nel XVIII secolo.

- La Casa delle culture del mondo in via Natta, luogo dedicato all’attività artistica e alla creatività, esporrà, fino al 6 Gennaio, i presepi forniti dal Gruppo Presepisti Sacra Famiglia di Cinisello Balsamo e Amici del Presepe di Villa Litta a Lainate, oltre a tre presepi di tipo tradizionale-orientale.

- Allo Spazio Oberdan vicino Porta Venezia, fino al 12 Gennaio, sono esposti alcuni presepi messi a disposizione da associazioni e privati cittadini della Provincia di Milano.
Protagoniste dell'esposizione, sono le statuette realizzate dalla ceramista tedesca Barbara Margarete Thewalt-Hannasch.
Inoltre, nella vetrina della biglietteria dello spazio espositivo, sarà in mostra un presepe tradizionale lombardo proveniente dal Museo del Presepe di Salerano sul Lambro.

- Fino al 6 Gennaio, presso il chiostro dell’Abbazia di Morimondo si allestisce un presepio a grandezza naturale, una tradizione che ha avuto origine ben dodici anni fa.
Nelle sale adiacenti, invece, è allestita la mostra dei circa cento presepi etnici provenienti da cinquantuno paesi del mondo.

- Nel quartiere di Baggio, scendendo nella cripta della Chiesa di San Apollinare, si può visitare il Presepe Biblico, unico nel suo genere: non solo rappresenta la Natività, ma racconta oltre 40 rappresentazioni descritte dalle Sacre Scritture, estendendosi per circa 350 metri quadri.
Tutte le scene sono incastonate nella roccia, mosse da congegni meccanici e illuminate suggestivamente.