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Berengo Gardin in mostra a Palazzo Reale
Notizie Milano

Obiettivo su Berengo Gardin

Del 04/06/2013 di Lucia Conti - Più di 210 libri fotografici per uno dei fotoreporter più famosi al mondo.

Berengo Gardin si interessa alla fotografia nel 1954, ma inizia solo nel 1965 la carriera che lo porterà a sfolgorare nel firmamento dei più famosi fotoreporter del mondo.

Collabora con Domus, Epoca, Le Figaro, L'Espresso, Time e Stern, molte delle sue foto vengono usate per le più importanti campagne pubblicitarie degli ultimi cinquant'anni, espone presso il Museum of Modern Art di New York, la Biblioteca Nazionale di Parigi, la George Eastman House di Rochester, le gallerie FNAC e nell'ambito di centinaia di mostre e nel 1994 le sue foto vengono incluse nella rassegna dedicata all'Arte Italiana al Guggenheim Museum di New York.

Pubblica circa 210 libri fotografici, tra i quali vale la pena ricordare "Un paese vent'anni dopo", realizzato con Cesare Zavattini, e "In treno attraverso l'Italia", che vede la collaborazione dei colleghi Ferdinando Scianna e Roberto Koch, il fondatore della prestigiosa agenzia "Contrasto", di cui anche Gardin diventa membro.

I suoi interessi sono l'architettura del passaggio e l'osservazione della quotidianità e della gente comune, ma non possiamo non menzionare anche gli scatti realizzati nello studio bolognese dell'artista Giorgio Morandi, nè gli oltre duecento ritratti di intellettuali, artisti e architetti, che vengono pubblicati nel 2009 con il titolo "Reportrait. Incursioni di un reporter nel mondo della cultura", e catturano il volto di personalità come Pasolini, Warhol, Zavattini, Renzo Piano e molti altri.

Le foto di Berengo Gardin sono eleganti, spesso in bianco e nero, perchè perché “il colore distrae il fotografo e chi guarda”, a tratti riflettono una forma di sofisticata malinconia e spesso sono un'indagine espressiva ed efficace della società e delle sue contraddizioni, come nei reportage sui manicomi, sulla Biennale di Venezia e sulla vita libera e irredenta degli zingari. Risultato di quest'ultima analisi e di questa ennesima fascinazione è "Disperata allegria - vivere da Zingari a Firenze", libro fotografico vincitore dell'Oscar Barnack Award.

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