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Mies e lo spazio libero
Del 29/07/2013 di Lucia Conti - La forma come risultato e non come presupposto dell'architettura

Ludwig Mies van der Rohe (nato Maria Ludwig Michael Mies), è uno dei maestri del Movimento moderno insieme a Le Corbusier, Walter Gropius, Frank Lloyd Wright ed Alvar Aalto.
Nasce ad Aachen, in Germania, nel 1886, e prima formarsi sui rudimenti dell'architettura fa esperienza nella cava di famiglia (il padre è uno scultore di monumenti funerari), presso un decoratore di interni, come mastro apprendista da un costruttore e infine come disegnatore.
Nel 1905 si trasferisce a Berlino e riceve dall'architetto Bruno Paul il suo primo incarico: "Casa Riehl". Entra quindi nello studio di Peter Behrens, dove lavora insieme a Gropius e a Le Corbusier, ma ma ben presto i rapporti con il capostudio si incrinano in modo irrimediabile, probabilmente a causa di una casa commissionata dai coniugi olandesi Kröller.
Mies si mette in proprio e comincia ad elaborare progetti di grattacieli in vetro e acciaio e case di campagna in laterizio e cemento armato.
Si confronta con i surrealisti, i dadaisti, i costruttivisti, i neoplasticisti e si convince del fatto che la forma debba essere il risultato, non il punto di partenza di un processo, e che l'identificazione tra forma e scopo non possa che portare a una degenerazione formalistica, nemica di un'estetica evoluta.
Ritiene anche che l'architettura si possa traslare nell'iperuranio dell'arte pura nostante sia ancorata, più di altre discipline creative, a criteri prevalentemente funzionali.
Alcuni suoi motti diventano famosi: "Less is more" (la sua stessa tomba è composta da una semplice lastra di granito nero e da un albero di spino di Giuda) e "God is in the details" saranno quasi dei "mantra" per le generazioni successive di architetti, mentre gli innovativi e più specifici principi della "pianta libera" e degli "spazi fluenti" verranno applicati in occasione dell'Esposizione Universale del 1929 e con la realizzazione del "Padiglione Barcellona", che rivestirà un'importanza cruciale anche come simbolo di una Germania "diversa" da quella che costringerà lo stesso Mies a trasferirsi negli Stati Uniti nel 1933.
Il primo progetto realizzato negli USA è quello di "Casa Farnsworth". L'edifcio si presenta rettangolare, con muri esterni interamente in vetro, sospeso tra otto colonne d'acciaio e con l'interno quasi completamente aperto, espressione compiuta di un intento architettonico teso a creare spazi liberi, riducendo al minimo i vincoli strutturali.
Questo principio si arricchisce di maggiori sfumature con la "Neue Nationalgalerie" di Berlino, il museo di arte contemporanea realizzato nel 1962. Con i suoi sessantacinque metri di lato e il tetto che poggia solo su otto pilastri d'acciaio, quest'opera straordinaria evoca un'architettura atemporale, che quasi ammicca alla bellezza classica dei templi greci.
Mies progetta e realizza inoltre il "Seagram Building", a New York, monumento dell'estetica del Funzionalismo e capolavoro del Movimento Moderno, il "Federal Building", l'"IBM Building" e la "860-880 Lake Shore Drive".
Negli ultimi vent'anni di vita approda infine a una concezione "pelle e ossa" ("skin and bone") dell'architettura, che diventa al tempo stesso monumentale e semplificata.
E' il completamento finale di un percorso seguito in modo coerente, a partire dal confronto quotidiano con le esigenze e gli scopi dell'architettura contemporanea.