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Intervista a Matteo Gatti, secondo classificato nel reality show The Apprentice
Notizie Milano

Matteo: "Briatore odia gli yes-men"

Del 29/01/2014 di Ivan Filannino - Matteo Gatti, dopo The Apprentice il business continua con BPAcademy.

Il 17 gennaio The Apprentice è tornato in onda su SkyUno per la seconda edizione con il boss Flavio Briatore più informa che mai alla ricerca di un nuovo "braccio destro" per le sue aziende.

La prima edizione fu vinta da Francesco Menegazzo, ma probabilmente il concorrente che più è rimasto nella memoria degli spettatori per simpatia, originalità e spontaneità è stato il bresciano Matteo Gatti, l'unico tra i contendenti a non essersi diplomato, ma capace comunque di eliminare uno per uno gli avversari arrendendosi solo in finale.

La redazione di MilanoLocali.it ha intervistato in esclusiva il secondo classificato della prima edizione di The Apprentice per scoprire come è cambiata la sua vita a più di un anno dall'esperienza televisiva.


Ciao Matteo, hai perso la finale di The Apprentice, ma Briatore stesso ha ammesso via twitter di averti telefonato finito il programma, vi siete più risentiti da quel giorno?
Vero, su twitter aveva scritto: "Matteo, non sei fuori per me!" . Mi fece molto piacere. Lo stimo molto come manager, ha fatto molto ed è stato a suo modo un drago. Nel programma ha fatto la sua scelta e se vuol vedere chi sono lo può sempre fare. Io non mi fermo e vado avanti per la mia strada. Ci scriviamo sempre con il suo ufficio, l'ultima volta per farci gli auguri di Natale con Patrizia Spinelli, la sua super assistente sia nel programma che nella vita.

Cosa hai fatto finito lo show?
Finito lo show ho pensato esattamente a cosa potesse servire in Italia, sopratutto ai giovani che vogliono intraprendere una carriera lavorativa e da venditore. La Formazione mi sono detto e così è stato. vedo molti studenti uscire dalle scuole senza una preparazione adeguata nel mondo del business, che sicuramente è infestato da squali che non fanno sconti. Bisogna essere formati e preparati al peggio se si vuole far carriera, per questo ora collaboro con BPAcademy con vari progetti. Io vedo positività anche in un qualcosa di negativo, non avviene nulla senza positività. Basta crearla intorno a noi.

E' stato utile partecipare a The Apprentice?
La trasmissione è stata utile a livello di posizionamento. Avere molti che mi seguono sulle mie pagine dei social mi posiziona nel mercato e mi fa conoscere al mondo. Tutte le esperienze diventano bagagli utili per la vita.

Il vincitore Francesco Menegazzo ti aveva accusato di essere un rosicone, avete avuto modo di chiarirvi o avete semplicemente interrotto i rapporti?
Non l'ho più sentito, non abbiamo più avuto modo e interesse probabilmente a risentirci o rivederci, ma gli auguro ogni bene, assolutamente. E' cmq un bravo ragazzo da quel che mi ricordo. Non credo di avere rosicato, la prima cosa che ho detto è stata quella di non credere nella meritocrazia, avendo vinto io 9 prove su 11, ma probabilmente non è stata quella la bilancia per il Boss...non lo so. Francesco ha usato carte che io non avrei messo sul tavolo, ma non posso giudicarlo, io sono felice per come sono fatto e per come mi muovo. Mi sono ritrovato dopo la trasmissione 30mila fans che ancora oggi mi seguono sui social. Ogni giorno la mia carica trasmette passione ed entusiasmo a tutti.

E' da poco iniziata la nuova stagione di The Apprentice, la stai seguendo?
Purtroppo a causa del lavoro non ho molto tempo per guardare la tv. Ho letto che la prima puntata è iniziata con ascolti bassi e con una prova superata male.

La prima volta che ci si trova davanti a Briatore c'è il rischio di sentirsi in soggezione. Com'è stata la tua "Prima volta"? Qual'è il modo migliore per approcciare il boss?
La prima volta che ho visto dal vivo il Boss, non ho assolutamente provato nessun tipo di imbarazzo o soggezione, bensì di ammirazione. Diciamo che dopo la prima puntata, dove ero finito in boardroom, non era stato simpatico con me a causa della mia "giaccavistaculo" ironicamente appellata da Flavio. E' uno che non ha peli sulla lingua ed è molto diretto. L'unica arma per approcciarlo è dire sempre quello che pensi, non essere uno yes-man ed essere preparati.

Che consiglio daresti a chi inizia l'avventura di The Apprentice?
Il mio consiglio è quello di non apparire come "modelli" solo perchè ci sono quattro telecamere, ma di essere focalizzati per arrivare in finale, pochi scrupoli e diretti al sodo, sempre con la dose giusta di umiltà e di sete di imparare da tutti. Comportarsi come se si fosse al lavoro e non in una trasmissione, questo è il segreto. Nel business comanda la testa, non ci sono amicizie all'interno del programma, se devi portare in boardroom uno che ha sbagliato, portalo! Anche se ti trovi bene con lui! Perchè la prossima volta lui porterebbe te.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
I miei progetti sono tanti, sto lavorando 24 ore su 24 per questo, ma l'obiettivo principale è lo stesso da quando avevo 18 anni: CRESCERE!

Grazie Matteo e buon business a tutti!

Categorie: Interviste

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