Jell Balls: pulire i pavimenti nel terzo millennio

Chiunque abbia mai fatto un giro fra i tutorial di youtube o i post di tumblr è al corrente di una grande verità: non esiste nessun problema dell'esistenza umana che non possa essere risolto da un adolescente coreano (a eccezione di quelli che vengono risolti da preadolescenti giapponesi).

Quello che il giovanissimo designer coreano Juan Lee ha proposto agli Electrolux Design Awards 2013 è tutt'altro che un progetto amatoriale: si tratta di un prodotto che sfrutta tecnologie sofisticate per venire incontro a una necessità comune: pulire i pavimenti.

Questo prototipo avveniristico, sfrutta un principio chiamato gel surface tension (per i profani, qualcosa a che fare con le proprietà elettrostatiche di certe sostanze gelatinose e la loro capacità di inglobare la polvere, come ognuno che sia stato bambino negli anni 80 ha potuto constatare giocando con le "manine appiccicose" che si lanciavano contro i muri e strisciavano fino a terra raccogliendo matasse di polvere e diventando in poche ore troppo disgustose per essere riutilizzate).

Una base centrale raccoglie delle sfere di gelatina all'interno delle quali risiedono dei nano-robot. La base è dotata di una telecamera, che esegue una "mappatura" della stanza e disperde le nell'ambiente: la natura stessa di queste sfere permette loro di infilarsi in ogni angolo, per poi tornare indietro una volta terminata la pulizia. Un filtro permette di risucchiare la polvere raccolta e restituire le sfere pulite e pronte per un nuovo utilizzo.

Nella presentazione del progetto Juan Lee inserisce una doverosa precisazione: le sfere sono in grado di assorbire solo oggetti più piccoli di esse, quindi non dobbiamo temere di trovarci in casa un blob incontrollabile che ci lasci i pavimenti puliti dopo aver ingoiato il nostro gatto.