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Giuliano Pisapia piange la scomparsa di Don Gallo
Del 22/05/2013 di Lucia Conti - Il sindaco di Milano ricorda l'impegno civile e la straordinaria forza morale del più "militante" tra i sacerdoti

Il sindaco di Milano esprime il suo personale lutto per la scomparsa di Don Andrea Gallo, sacerdote molto amato dalle masse "critiche" e spesso scomodo per le gerarchie ecclesiastiche, morto il 22 maggio a 84 anni e dopo una lunga malattia nella comunità di San Benedetto al Porto, che aveva fondato per ospitare indigenti ed emarginati.
"Oggi è un giorno molto triste, il giorno in cui ho perso un caro amico", è l'incipit del discorso commosso e sincero con cui Giuliano Pisapia ricorda la profonda onestà del sacerdote, la sua vicinanza ai giovani e alle fasce più deboli della società e il fatto che gli dicesse spesso che proprio da Milano sarebbe partito il "treno dei diritti".
In prima linea nelle manifestazioni dei disoccupati e nei cortei per il diritto di cittadinanza agli stranieri o per il riconoscimento delle coppie omosessuali, Don Gallo è stato spesso etichettato quale prete "borderline", al confine con la teologia della liberazione, se non addirittura con l'ideologia comunista.
Certo è che questo personaggio, amatissimo anche e forse soprattutto dal mondo laico per il suo profondo impegno civile, lascia una traccia indelebile nella storia del nostro Paese.