Questo sito utilizza cookie per migliorare la tua esperienza di navigazione. Visitando questo sito accetti pienamente la nostra Privacy Policy.

Giovanni Fattori, uno degli esponenti di spicco del movimento dei Macchiaioli: abbandona p...
Notizie Milano

Giovanni Fattori, l'avanguardia di un classico

Del 28/07/2013 di Lucia Conti - Dal naturalismo alla rivoluzione dei Macchiaioli

Giovanni Fattori è uno dei principali esponenti del movimento italiano dei Macchiaioli, pur mantenendo sempre una certa distanze dalle polemiche che coinvolgono molti dei suoi membri.

Attivo nel gruppo del Caffè Michelangelo, in cui si radunano una serie di artisti "anarchici" intenzionati a rompere con la pittura tradizionale, diventa allievo di Giuseppe Bezzuoli e frequenta la Scuola di Nudo all'Accedemia di Belle Arti di Firenze.

Fornisce il suo contributo all'unificazione italiana militando nel Partito d'Azione e combattendo in una serie di battaglie che lo influenzeranno anche artisticamente, in relazione alla scelta dei primi soggetti della sua produzione. La sua opera d'esordio, "Il campo italiano alla battaglia di Magenta", è infatti di ispirazione risorgimentale. Seguono presto altri lavori caratterizzati, sul piano narrativo, dalla scelta di temi analoghi.

L'influenza di Nino Costa e una naturale evoluzione nel gusto e nello stile, tuttavia, portano ben presto Fattori a spostare il focus della sua pittura sul paesaggio e in particolare su quel mondo agrario della Maremma toscana, che gli garantisce un'ispirazione più immediata e genuina. Un'iniziale influenza realista si stempera presto nella tecnica pre-impressionistica dei Macchiaioli, ai quali l'artista si associa, abbandonando definitivamente l'approccio accademico per prediligere il tocco largo, per l'appunto, "a macchia".

Nonostante si consideri soprattutto un ritrattista (celebri i ritratti della "Cugina Argia", della "Prima moglie", della "Figliastra" etc..), è proprio la rappresentazione del paesaggio con poche efficaci macchie di colore a qualificarlo massimamente, rendendolo protagonista di un cambiamento che gli fa guadagnare fama di rivoluzionario avanguardista.

Pagliai al sole, barrocci, buoi, nuvole, acquitrini e sterpaglie vengono resi in modo da conservare la loro malinconica potenza ancestrale e al tempo stesso rappresentati in modo nuovo e definitivamente illuminati da una luce diversa.

Categorie: Arte e cultura

Notizie Milano

Iscriviti alla newsletter

i campi con * sono obbligatori