Questo sito utilizza cookie per migliorare la tua esperienza di navigazione. Visitando questo sito accetti pienamente la nostra Privacy Policy.

Anna Piaggi, anarchica originalità: apprezzata da Karl Lagerfeld e dai creativi di tutto ...
Notizie Milano

Anna Piaggi, iperbolica irriverenza e puro stile

Del 06/09/2013 di Lucia Conti - La vita originale di una delle regine del fashion system

Anna Piaggi è stata una figura originalissima e l'espressione brillante di quella creatività milanese che ha reso l'Italia famosa nel mondo della moda e del costume.

Di lei Karl Lagerfeld, che le dedicò il libro "Anna-cronique", disse: "Anna inventa la moda. Nel vestirsi fa automaticamente quello che noi faremo domani".

Bill Cunningham, il fotografo di street fashion del «New York Times», commentò invece la sua morte, risalente al 2012, con un efficacissimo "Lavorava con gli abiti come i pittori con i tubetti di colore. Tra un secolo a nessuno importerà nulla della moda commerciale: vorranno sapere invece chi era quella donna".

Giornalista, scrittrice e traduttrice, Anna Piaggi ha anticipato e contemporaneamente inventato il ruolo del direttore creativo. A lei si deve l'elaborazione di una serie di tendenze e concetti chiave destinati a influenzare i designer e gli operatori di settore di tutto il mondo. E' stata la prima a parlare di "made in Italy" e di "vintage", termine che ha lanciato sulle pagine della celebre rivista "Vogue", per la quale curava la rubrica "D.P. Doppie Pagine di Anna Piaggi". Ha contribuito inoltre a creare " Vanity Fair" ed "Arianna" e ha lavorato per l'Espresso e per Panorama.

Influentissima sul piano della formazione di nuove opinioni, era ammirata e temutissima dai protagonisti e dai comprimari di quello circo rutilante, ma terribilmente serio in relazione a cifre e fatturati, che è il mondo della moda. Sempre in prima fila alle principali sfilate, non mancava mai di indirizzare, correggere, influenzare il contesto in cui brillava tra le stelle di prima grandezza. 

Con la sua proromente originalità Anna Piaggi è stata inoltre uno degli esponenti più insigni di quella filosofia volta a trasformare lo stesso modo di vivere e apparire in un'opera d'arte. Il suo abbigliamento, volutamente eccessivo e cromaticamente iperbolico, evocava uno scenario astratto fatto di idee e impulsi culturali, più che di vestiti e accessori. Celebri restano il suo amatissimo cilindro con la bandiera inglese, la veletta, il boa, il frustino, la stola arcobaleno, i capelli celesti e la sconfinata varietà dei suoi circa 1300 abiti.

I cappelli di Anna Piaggi saranno in mostra a Milano dal 22 settembre al 30 novembre.

Notizie Milano

Iscriviti alla newsletter

i campi con * sono obbligatori