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Adriano Carnevali, umorismo e passione
Del 27/09/2013 di Lucia Conti - Da "L'astuto Ulisse" ai Ronfi, la carriera di un famoso nome del disegno umoristico per ragazzi
Adriano Carnevali nasce a Milano nel 1948. Si laurea in lettere e comincia ad insegnare, ma, come spesso accade a molti creativi, un'attrazione irresistibile lo trascina presto fuori dalla routine e Adriano abbandona l'insegnamento per dedicarsi alla scrittura e al disegno umoristico.
Nel 1973 si unsice all'agenzia "Disegnatori riuniti" e comincia a collaborare con molti giornali.
Per il "Corriere dei piccoli" realizza le tavole della serie "Il drago e il cavaliere" e per il “Corriere dei Ragazzi” le strisce de “L’astuto Ulisse”, più circa trenta episodi di una divertente saga ambientata nel Rinascimento e chiamata "Contea di Colbrino", che si interrompe nel 1976, quando il “Corriere dei Ragazzi” si trasforma in “Corrier Boy”.
Nel 1981 inventa per il “Corriere dei Piccoli” i Ronfi, roditori immaginari frivoli e pigri che accompagnano con le loro avventure l'intero corso del giornale e che addirittura sopravvivono alla sua chiusura quando, nel 1985, viene pubblicato il libro "Il bosco dei ronfi", una raccolta di espisodi già editi. I disegni dei Ronfi saranno in mostra a Milano fino al 6 ottobre.
Contemporaneamente Carnevali realizza giochi illustrati per periodici di enigmistica, vignette, strisce e fumetti, scrive acconti e diventa autore di una serie di trasmissioni radiofoniche e televisive. Tra le prime spiccano "Cari amici lontani lontani”, “Tempi che corrono” “Misterradio” e “Bella scoperta” e per quanto riguarda l'avventura televisiva, possiamo citare trasmissioni come “Uno Mattina”, “Estate 5”, “Gommapiuma”, “Finalmente soli” e “Gian Burrasca”.
Insieme a due soci lancia "E' un'idea", mensile di enigmistica per bambini pubblicato nel 1989 dalla casa editrice Fiesta, mentre sempre per Fiesta dà vita, nel 2007, a "Giocolandia", un altro mensile per bambini che vede i Ronfi nuovamente protagonisti della scena.
Con la moglie, Donatella Zanacchi ha uno strettissimo sodalizio artistico, oltre che personale. Lo scambio di spunti e idee è costante e sfocia in un'interazione proficua legata sia al settore "storico" di Carnevali, che a quello editoriale di ambito didattico, più vicino alla sensibilità della donna.