- Locali Milano
- »
- Notizie Milano
- » L'incompletezza nel mondo dell'arte
L'incompletezza nel mondo dell'arte
Del 28/05/2012 di Redazione Milanolocali.it - L'incompletezza come essenza dell'opera d'arte alla mostra An Incomplete history of incomplete works of art

Il mondo dell’arte è capace di creare una dimensione riflessiva, percettiva e immaginativa tra opera e spettatore; la mostra An Incomplete History of Incomplete Works of Art, attraverso fotografie, sculture, disegni, video e piccole installazioni vuole esprimere il rapporto tra la dimensione del completo e quella dell’incompleto, con opere che nell’assenza e nell’incompletezza trovano la loro ragione d’essere.
Esponendo lavori come una macchina fotografica usa e getta con all’interno un rullino parzialmente utilizzato (Jouzas Laivys, A sigle-use camera containing a film wich is not yet fully exposed, 2003), un puzzle di 1.800 pezzi non ultimato e racchiuso in un quadrato di plexiglass appeso alla parete (Ryan Gander, Let’s make this happen, 2012), quattordici dadi disposti in modo casuale sul pavimento che attendono nuovamente di essere lanciati fino a riottenere come somma totale il numero 42 (Nina Beier & Marie Lund, 42, 2008), ci si chiede se un’opera d’arte possa mai essere considerata completa e se sì grazie a chi; opere ”incomplete”, che richiedono l’intervento dello spettatore per concludersi, o che non si chiudono mai, lavori in divenire che lasciano aperte diverse possibilità di manifestarsi e di esistere.
In questo modo ci si realizza che l’incompletezza è presente in qualsiasi mostra, passata, presente e futura. Forse è impossibile realizzare una mostra davvero completa.
Queste suggestioni visive, oltre a costituire la dimensione più fisica dell’esposizione, ricreano le problematiche teoriche e percettive che si creano nel corso del tempo intorno all’opera d’arte stessa.