- Locali Milano
- »
- Notizie Milano
- » Il Nuovo Futurismo
Il Nuovo Futurismo
Del 16/08/2012 di Lucia Conti - Eclettismo e ibridazione nel segno di Murakami e Jeff Koons

Il nuovo futurismo si pone, come è facile supporre, come naturale evoluzione del futurismo storico, soprattutto quello di Giacomo Balla e Fortunato Depero.
Il linguaggio è quello dei nuovi materiali, come le resine sintetiche e i poliesteri, il fine è quello di rappresentar il flusso colorato e autocompiaciuto della contemporaneità celebrata dai mass media e dalla pubblicità.
In questo senso oltre a Balla e Depero, che di sicuro furono "pop artists" ante litteram, possiamo includere anche Takashi Murakami e il pluriconsacrato Jeff Koons tra gli ispiratori di questo movimento fondato, tra il 1983 e il 1984, dal gallerista Luciano Inga-Pin e aggregato attorno ai nomi di Gianantonio Abate, Clara Bonfiglio, Dario Brevi, Andrea Crosa, Marco Lodola, Umberto Postal, scomparso recentemente insieme allo stesso Inga-Pin, nonchè dal terzetto costituito da Romolo Pallotta, Claudio Ragni e Giovanni Cella, che andranno poi a formare il gruppo "Plumcake".
I nuovi futuristi sono apparentemente scanzonati e dediti all'esaltazione dell'urbanesimo più chiassoso, ma anche, in relazione ad aspetti più specifici, legati al "post design" o all'"anti design" di figure come Ettore Sottsass Jr e di Alessandro Mendini, oltre che caratterizzati da una spiccata ibridazione del linguaggio e da un eclettismo a 360 gradi che porta il movimento a contaminarsi con il mondo della moda, del fumetto e in generale a riversarsi in circuiti contigui a quello strettamente artistico.
La celebrazione dell'edonismo pop in tutte le sue forme e con tutti i suoi linguaggi è quindi il binario su cui il futurismo di ieri e di oggi continua a correre, senza fermate nè rallentamenti e soprattutto senza altro scopo che perpeutare il suo moto.