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Il modo “Open” di Ezralow di concepire la danza
Del 11/01/2013 di Marina Caruso - Sperimentazione, comunicazione visiva e talento: tutto questo fa di Open un inarrestabile spettacolo emozionale
Dopo il debutto a Civitanova Marche, arriva dal 18 al 20 gennaio al Teatro degli Arcimboldi di Milano, lo spettacolo di danza contemporanea sulle note di musiche classiche, intitolato “Open” del celebre ballerino, coreografo e perfomer Daniel Ezralow, che non si esibiva sui palcoscenici italiani da più di quattro anni.
Ingradienti fondamentali di questo esaltante show sono fantasia creativa, intensità ed emozione scenica; un vero e proprio turbine di energia fulminante, che tiene il pubblico con il fiato sospeso dall’inizio alla fine.
Il cast è composto da otto danzatori e danzatrici americane e dai loro stili differenti che spaziano dalla danza classica a quella moderna, dalla ginnastica alla street dance, che propongono virtuosistiche coreografie che coinvolgono e divertono e che catturano costantemente gli occhi di ogni singolo spettatore, immerso in un’esperienza attiva che supera i limiti del corpo, riuscendo a trasmettere un’idea di movimento stupefacente, grazie anche all’uso di tecnologie visive, schermi di proiezione e costumi originali.
I ballerini di Ezralow, artista eclettico che ha rivoluzionato il linguaggio della danza introducendo le tecniche multimediali, appaiono e scompaiono sul palco, ballano dal vivo per poi subito dopo continuare la loro danza in forma virtuale, in uno spettacolo ironico ma poetico, che rivela come sempre un importante messaggio al suo interno: reinventare la musica classica, arte abbandonata che nessuno ascolta più, con un’esibizione “open”, sull’apertura quindi, sul risveglio.