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Gabrio Gentilini: "Ecco il mio Tony Manero"
Del 21/12/2012 di Ivan Filannino - Intervista al protagonista de "La Febbre del Sabato Sera" che aspetta un invito a cena da Luciana Litizzetto
Il musical "La Febbre del Sabato Sera" continua a spopolare al Teatro Nazionale ed ha già superato i 90 mila biglietti venduti in due mesi, ma il numero è destinato a crescere di ora in ora visto che lo spettacolo resterà in cartellone fino al 27 gennaio, con tanto di serata speciale a Capodanno.
Parte del merito di tale successo per questa produzione internazionale, targata Stage Italia, va sicuramente riconosciuta al suo protagonista Gabrio Gentilini che ha dimostrato subito di trovarsi a suo agio nei panni di Tony Manero, ruolo che fu di John Travolta nel 1977.
L'artista nato nel 1988 a Faenza, ma cresciuto nella provincia di Forlì, vanta importanti partecipazioni in musical di successo come "Mamma Mia!" e il "Libro della Giungla", e per diventare protagonista ne "La Febbre del Sabato Sera" ha vinto la concorrenza di due mila candidati.
In esclusiva ai microfoni di "MilanoLocali.it", Gabrio ha raccontato il suo percorso formativo e la soddisfazione che si prova nel raggiungere i traguardi prefissati.
Quando è nato il tuo amore per la musica e il teatro? E quando hai capito che quella era la tua strada?
E' una passione che ho fin da piccolo, mi ricordo che ballavo di nascosto le canzoni dei cartoni e provavo a doppiare gli attori nei film, però vivendo in una famiglia con due fratelli che giocavano a calcio mi vergognavo un po' a esporre questa mia passione. A farmi cambiare idea è stata una mia compagna delle medie che mi chiese di diventare il suo ballerino nelle competizioni di danze folk romagnole. Tutto è nato da lì, quando avevo quattordici anni, ho iniziato studiando folk, poi danza classica, moderna, teatro amatoriale e musical.
Quanto è stato difficile ottenere il ruolo di Tony Manero?
E' stato impegnativo, ma io dal primo giorno che ho letto il bando ci ho creduto davvero tanto, al punto che uscivo di casa vestito come Tony Manero e facevo la strada per andare a teatro. Il film, però, non l'ho visto molte volte perché non volevo farmi influenzare dall'interpretazione di John Travolta, sapevo che la regista cerca di costruire lo spettacolo sugli attori che ha senza cercare di copiare da altro, quindi ho portato me stesso ed è andata bene.
Dal 23 dicembre esordirà nel cast Martina Colombari, hai già avuto modo di conoscerla e provare con lei?
Sì Martina è una persona squisita, ormai la conosco da un mesetto e l'ho vista lavorare tutti i giorni a teatro e si è impegnata tantissimo nelle prove. La vedrete sul palco, farà alcune apparizioni a sorpresa con noi.
"La Febbre del Sabato Sera" non si ferma neanche per la notte di Capodanno
Esatto, anche il 31 dicembre saremo sul palco ed invito tutti a passare il Capodanno con noi. Posso garantire che sono soldi spesi beni, tutti quelli che ci hanno visto sono rimasti entusiasti e alla fine si alzano sempre tutti in piedi a ballare con noi.
Questo successo ha fatto aumentare ancora di più il numero delle tue fans, c'è qualche speranza per loro o il tuo cuore è già impegnato?
Il mio cuore è libero, ma al momento molto preso dal lavoro. Per ora mi dedico a quello anche perché vedo che non arriva altro anche se io sono sempre speranzoso di trovare l'amore.
Con quale personaggio dello spettacolo ti piacerebbe andare a cena?
Questa è una bella domanda...in questo momento la prima che mi viene in mente è Luciana Litizzetto perché sono sicuro che mi farebbe ridere e al tempo stesso mi trasmetterebbe un sacco di cose e di nozioni divertendomi. Lei è una grande.
Molti giovani tentano di entrare nel mondo dello spettacolo attraverso i talent show, pensi sia un buon metodo o è meglio la classica gavetta?
Non credo ci sia un metodo, l'unico è quello di applicarsi al meglio e fare una cosa, perché quella cosa ti porta a crescere artisticamente, professionalmente e umanamente. Se fare un talent show è la cosa che ti vuoi regalare ben venga poi, però, devi sapere a cosa vai incontro, ho visto ragazzi che hanno affrontato reality che ti danno una grande visibilità, ma non ti preparano professionalmente a quello che c'è fuori. Quando si spengono le luci dello spettacolo tutto diventa più difficile. Io ho fatto dei provini per dei talent show, ma senza mai crederci e volerlo veramente, avevo già le idee chiare a quattordici anni, sapevo di voler fare una scuola di musical.
Il 27 gennaio finisce "La Febbre del Sabato Sera", cosa farai dopo?
Adesso non lo so, sono talmente preso da questo spettacolo che non ho avuto tempo di pensarci. Vediamo se ci saranno proposte, altrimenti mi darò da fare in qualche modo. Volendo potrei fare una vacanza.
Ringraziamo Gabrio Gentilini per la disponibilità e ci uniamo all'invito di scoprire dal vivo questa giovane promessa dello spettacolo italiano, in un musical che dopo 35 anni, continua ad essere sulla cresta dell'onda.